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Il 3 e 4 giugno arriva nelle sale di via del Carbone L’isola degli idealisti, il nuovo film di Elisabetta Sgarbi girato nella Delizia estense di Zenzalino, tra storia e nebbie ferraresi.

Un film che mette in scena Ferrara senza mai nominarla
Nel nuovo film di Elisabetta Sgarbi distribuito da Fandango, Ferrara non è citata ma è ovunque. Lo è nel respiro degli ambienti, nei vuoti che parlano, nei portici, nei mattoni a vista e nei parchi velati dalla bruma. L’isola degli idealisti, tratto dall’omonimo romanzo perduto di Giorgio Scerbanenco e pubblicato per la prima volta nel 2018 da La nave di Teseo, trova corpo e spirito nella Delizia di Zenzalino, villa secolare trasformata in cuore narrativo e simbolico della storia.

La Delizia di Zenzalino: scenografia e personaggio
Costruita nel XV secolo e più volte trasformata, la Delizia di Zenzalino — un tempo riserva di caccia per i signori estensi e dimora di Bartolomeo Pendaglia, Borso e poi Ercole I — diventa nel film Villa Reffi, epicentro di una narrazione sospesa, densa di suggestioni. Le sue torri quadrate, il suo parco, i suoi sotterranei, le sue nebbie, non sono semplici quinte sceniche, ma parte integrante di un linguaggio visivo che rimescola tempo e temporalità in una costruzione filmica che alterna piani fissi e movimenti rari ma significativi.
Come racconta la regista stessa – che insieme a Eugenio Lio è anche sceneggiatrice – la villa “è uno dei personaggi principali del film”, non solo sfondo ma luogo agente, che interagisce con i personaggi e ne determina i conflitti. Una villa come cristallizzata nel sogno che diventa spazio mentale e riflessivo, grazie anche a un uso insistito di specchi, opere d’arte e inquadrature geometriche.
La storia di un rifugio imperfetto
Il film racconta di due giovani ladri, Beatrice e Guido – interpretati da Elena Radonicich (recente madrina del Magnifico Corteo del Palio di Ferrara) e Renato De Simone – che approdano su un’isola misteriosa e vengono accolti (non senza ambiguità) dalla famiglia Reffi. In questa villa isolata, immersa in un tempo incerto e imprecisato ispirato agli anni Settanta, si sperimenta una forma di “rieducazione affettiva”, una sospensione delle regole del mondo esterno, un’utopia imperfetta. Ma i ruoli sfuggono, le intenzioni si confondono, le frasi si tingono di citazioni e ironie sottili. E ciò che sembra un rifugio si trasforma in specchio delle contraddizioni di ciascuno.

Un’occasione per guardare Ferrara da dentro
Che Ferrara abbia bisogno di essere raccontata anche attraverso lo sguardo del cinema è un’urgenza spesso sottovalutata. L’isola degli idealisti, pur nella sua dimensione rarefatta, offre una possibilità preziosa: quella di rivedere i nostri spazi con occhi diversi, di cogliere quanto il patrimonio artistico e paesaggistico del ferrarese — come la Delizia di Zenzalino, oggi proprietà privata — possa ancora parlare, se interpellato con cura e visione. Il film della Sgarbi, in questo senso, è anche un atto di valorizzazione culturale.

L’isola degli idealisti, regia di Elisabetta Sgarbi
Proiezioni: 3 e 4 giugno 2025, ore 19 al Cinema Apollo (via del Carbone, Ferrara)
Informazioni e biglietti: cinemaapollo.it
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