

Fare cultura in periferia è un atto rivoluzionario: significa accendere luci dove spesso si vedono ombre, creare spazi di incontro dove regna la distanza e dare voce a storie che meritano di essere ascoltate. Quella della cultura diffusa, portata fuori dal centro per raggiungere luoghi insoliti ma carichi di fascino e di vita vissuta, è da sempre una missione fondamentale per il Consorzio Eventi Editoriali. Un nome che già da qualche anno a Ferrara raccoglie la lunga esperienza di due case editrici (poi diventate tre) e che oggi propone eventi a tema letterario con passione e orgoglio tra cui Righe di periferia, che è ripartita ieri da Pontelagoscuro e girerà in modo itinerante per la prima volta tra alcune frazioni di Ferrara.
A coordinare il progetto insieme ad altri soci c’è l’editore Federico Felloni: la sua è una passione che viene da lontano, quando nel 2004 suo padre Marco fonda La Carmelina, una casa editrice che si distingue per la sua linea editoriale originale e per la capacità di saper coniugare innovazione e qualità. Il riferimento nel nome si rifà alla prima sede della piccola libreria indipendente La Carmelina, in via Carmelino 22 a Ferrara. Ad oggi vanta oltre trecento titoli in catalogo, tra i generi pubblicati: narrativa italiana e straniera, poesia e teatro, saggistica divulgativa, libri sacri, graphic novel.
Dal 2010 la direzione è passata a Federico, che ha portato innovazione pur non snaturando le caratteristiche peculiari della casa editrice. Dal 2014 alla produzione di libri si è affiancata l’organizzazione della rassegna Autori a Corte, che negli anni ha portato sul palco della manifestazione grandissimi nomi della letteratura nazionale e internazionale, insieme ad autori locali emergenti. Più di recente il format si è evoluto come accennato fuori dal centro storico: Righe di Periferia è il progetto che porta libri ed autori nelle periferie e nelle frazioni di Ferrara, con un crescente successo nonostante sia una scommessa senz’altro non facile.

Nel 2019 la Carmelina si unisce con la storica Este Edition di Riccardo Roversi, quando lui va in pensione, e il marchio entra far parte del neonato Consorzio Eventi Editoriali, creando un gruppo editoriale insieme anche a Eridanea Project che è una piattaforma di mediazione culturale con l’intento di sostenere la cultura del territorio, gestita da Sergio Gnudi e Sergio Altafini.
Il Consorzio oggi ha sede in Piazza Cacciaguida, un po’ nascosta dietro il portico di via Fausto Beretta, a sua volta dietro le imponenti Poste centrali: oltre che essere uno showroom è anche sede anche per dirette streaming, dibattiti e presentazioni letterarie. Intanto alcune collaborazioni hanno portato Federico all’estero, ad esempio in Bosnia, dove ha appena prodotto una guida turistica sulla capitale, Sarajevo mon amour, città di cui è rimasto letteralmente innamorato alcuni anni fa. “Siamo l’unico esempio di gruppo editoriale qui a Ferrara, tra i pochi esistenti in Emilia” mi racconta Federico con orgoglio dietro la grande scrivania del suo ufficio, tra libri di ogni tipo e qualche chicca un po’ nerd che conferisce all’ambiente un tono informale: un gigantesco cartonato della casetta di Snoopy, un calciobalilla, qualche poster colorato.
“Con Autori a Corte abbiamo portato a Ferrara grandi nomi per un pubblico affezionato e ampio: la rassegna letteraria è nata nel 2014 al Giardino delle Duchesse, dietro il Palazzo comunale – spiega Federico – poi nel 2017 abbiamo accettato l’invito a portare la manifestazione nel quartiere GAD. In quel momento era sotto i riflettori della politica e l’intento era quello di portare eventi culturali in una zona spesso al centro di episodi di degrado. Nel frattempo era nata Factory Grisù con il suo ampio giardino interno e quindi abbiamo accettato molto volentieri.”
Un esperimento complesso, un primo passo fuori dalla sicurezza del centro, senz’altro riuscito ma che forse poteva andare meglio. “Il Parco Coletta ad esempio è un luogo che seppur recintato è molto ben visibile e di passaggio – dice ancora Federico – mentre forse Grisù ha avuto come limite di essere dentro quattro mura, meno frequentato da chi vive la zona… forse avremmo potuto cercare di raggiungere anche altri luoghi più aperti nel quartiere, dove catturare l’attenzione anche del passante casuale. Comunque, se uno va a vedere le foto di com’era Grisù anche solo dieci anni fa rispetto ad oggi si capisce il valore che ha portato, l’evoluzione che ha avuto… è un progetto che deve continuare.”

Nel 2019 dopo le elezioni che hanno visto uno storico cambio alla guida della città, il progetto ha subìto un cambio di passo: il Consorzio Eventi Editoriali ha infatti deciso in piena libertà di non voler collaborare con l’attuale amministrazione e di rivolgere lo sguardo oltre le mura cittadine. “Abbiamo portato Autori a corte a Voghiera – racconta Federico – dove siamo stati accolti alla Delizia di Belriguardo, e abbiamo scoperto un posto straordinario che è anche un museo da riscoprire e valorizzare. Parliamo di un comune piccolo, con poco più di 3500 abitanti, quindi ogni cosa è ridimensionata, ma siamo molto contenti di come stiamo lavorando insieme. Puntiamo sulla qualità con un numero di date ridotte rispetto al passato.

E negli ultimi tre anni sono nate due proposte nuove: visto che si fa un gran parlare di frazioni e periferie, abbiamo iniziato da Pontelagoscuro con una serie di presentazioni letterarie al circolo ACLI. È un luogo storico per questo paese, punto di aggregazione e di riferimento per la comunità dei marchigiani ma non solo, spesso al centro di mostre, rassegne e altri eventi culturali. Il primo libro che abbiamo proposto è stato quello del grande Daniele Lugli, che ricordiamo sempre con grande piacere. Lo scorso anno ci siamo allargati poi alla sala Nemesio Orsatti e al Circolo Quadrifoglio: abbiamo portato nomi come Massimo D’Alema, Loriano Macchiavelli, siamo riusciti a fare cose importanti e degne di una rassegna nazionale, nel luogo forse più lontano da quello che può essere un salotto adatto a questo tipo di presentazioni.”
Quest’anno il discorso si allarga a nuovi spazi con un programma ricco di appuntamenti fino a giugno: la casa del popolo di Ravalle, la sede della coop Castello al Barco, oltre ai luoghi già noti di Pontelagoscuro. Con il patrocinio della Regione e il plauso per la capacità di portare cultura diffusa fuori città e per essere un esempio di rigenerazione urbana nelle frazioni. Poesia, narrativa, graphic novel e attenzione ai temi sociali, il contenuto è molto vario nella proposta di Righe di periferia: ci saranno ad esempio Enrico Franceschini a parlare di Russia con un thriller ambientato a Mosca e un testo inedito di Loriano Macchiavelli scritto 52 anni fa sulla situazione in Palestina, censurato a suo tempo ed ora edito proprio da Carmelina.

E il pubblico partecipa numeroso in tempi dove le persone sembrano leggere sempre meno? I numeri non sono male, racconta Federico: “All’inizio venivano solo i residenti della zona, ma iniziamo a vedere persone che si spostano anche da più lontano, ovviamente con numeri che non sono enormi ma proporzionati agli spazi: devo dire che 30 persone a una presentazione in periferia ne valgono 300 alla Biblioteca Ariostea. L’età media non è bassa purtroppo, la difficoltà più grossa è attirare l’interesse dei più giovani, che cercano più che altro la celebrità per il firmacopie o per farsi un selfie insieme.”

Ripartire dalle periferie, dalle frazioni, perché le idee e lo scambio di opinioni diventi un seme da far germogliare dove è più difficile succeda, è senz’altro uno stimolo per tutti. “Devo ammettere che anche gli autori più grossi, quando gli diciamo che saremo in un piccolo paese di provincia, sembrano essere entusiasti, è comunque una cosa diversa dal solito, un’esperienza nuova che può dare soddisfazioni.” conclude Federico.
MORE INFO:
Il sito del Consorzio Eventi Editoriali
La pagina Facebook di Righe di periferia
Nasce a Ferrara nel 1983, dove vive in una casa bianca con una ragazza mora e due bimbe bionde. Giornalista pubblicista, dal 2006 si occupa di graphic design e comunicazione per il web, cofondatore di Contrarock, è stato vicepresidente di Factory Grisù. Ha fondato e diretto il magazine Listone Mag e il blog Ciccsoft. Ha un cane Lego di nome Cagnazz e un pianoforte in salotto per suonare, ogni tanto. Ama il minimalismo, la tipografia, il bianco e nero, New York, le foto storte, l’odore di terra bagnata, il tepore dentro la macchina in autunno.