

Nell’epoca della produzione seriale, standardizzata, dell’oggetto uguale a sé stesso, pronto ad essere sostituito in qualsiasi momento, senza fatica, c’è ancora chi sceglie di andare controcorrente e propone un’arte diversa, imperfetta nella sua perfezione e perfetta nella sua imperfezione: l’arte fatta a mano.
Al civico 155 di Via Garibaldi, a Ferrara, a pochi passi dal centro, dal 1997 si trova un laboratorio d’arte che racchiude raffinatezza, eleganza, amore per l’arte, dove tutto è realizzato rigorosamente a mano. Si tratta delle Maioliche d’Arte della Professoressa Monica Grandi, figura forte, determinata, decisa e delicata come le sue creazioni. L’amore per l’arte la travolge da sempre, e da sempre lei ha saputo stupire per le sue grandi abilità di creazione.
I genitori, impegnati a lavorare sodo, la vedono fortemente appassionata di ceramica – fin da piccola, infatti, creava manufatti – e per questo la incoraggiano a seguire la sua passione e ad intraprendere studi specifici in questo campo, seppur in un periodo (siamo negli anni ’70) in cui era ancora una rarità vedere una ragazza impegnata in questo tipo di percorso. Monica ci si cimenta con tutta sé stessa, ci mette passione, vince i primi di tanti premi e non delude affatto le aspettative: anzi, le supera. Si diploma all’Istituto Ballardini di Arte Ceramica di Faenza come “Maestro d’Arte”, ottiene la Maturità Artistica, il Diploma di Magistero Artistico e, infine, il Diploma di Decorazione Pittorica presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Ancora prima di terminare gli studi (1982) apre già nel 1980 il suo laboratorio artistico al Lido degli Estensi, che rimarrà aperto per una ventina d’anni, fino alla scelta di spostarsi nella più popolosa Ferrara. Nel corso della sua lunga carriera, ha vinto vari concorsi (per ceramica e per grafica) e ha esposto in gallerie d’arte di tutto il mondo (dalla Svizzera, alla Germania, dagli Stati Uniti al Giappone). Artista di grande talento, ha saputo fondere la capacità pittorica della maiolica tradizionale del ‘500 italiano con la conoscenza tecnica di impasti colorati con ossidi smalti e vernici.
Il suo profondo amore per le avanguardie del ‘900 (in particolare Kandinskij, oggetto anche della sua tesi), si fonde in maniera perfetta con la tradizione del graffito ferrarese: ecco, allora, che prendono vita figure in cotto rosso parzialmente coperto da smalto opaco o vernice lucida, graffito con la punta d’ago decorando la superficie a pennello con reti, astine, volute e ampie campiture con colori pastello.
All’inizio della sua attività, Monica si concentra prevalentemente in forme astratte – qui, di nuovo, riecheggiano reminiscenze kandinskijane. Linee bianche e blue, verdi con foglie oro o ancora linee rosse colorano piatti, sottopiatti, bicchieri, porta-salamina, profumatori per ambienti, lampade, vasi di ogni dimensione, soprammobili che riempiono l’intero laboratorio-showroom. Quando si entra nello showroom di Via Garibaldi, si rimane avvolti e avviluppati in queste linee armoniche, cariche di energia, che evolvono sguardo dopo sguardo, momento dopo momento.
Riflesso e simbolo di una mente dinamica e risultato di mani che non sono in grado e non possono stare ferme, le linee hanno iniziato, con il tempo, a prendere una foma propria, più immediatamente riconoscibile. E così il negozio ha iniziato a popolarsi di immagini – sempre vivide, reali, vere – del Castello Estense, del Duomo, della piazza di Ferrara. E sempre con colori maestosi, vividi, a trasmettere l’idea di una città viva e in movimento. Oltre alla città estense, anche un altro elemento è diventato protagonista delle creazioni della Professoressa Monica Grandi: l’Albero della Vita. Questa immagine ha iniziato a fare la sua comparsa in particolare dopo Expo Milano 2015, che ha dato notevole celebrità a questo simbolo. Rappresentato da lei in forme dinamiche e colori allegri (rosa, azzurro, giallo, verde, etc), è diventato uno dei best-seller e più richiesti oggetti, tanto da divenire una presenza fissa nello showroom.
O, ancora, a richiesta sempre più frequente da parte dei clienti, ha preso vita da ameno un paio di anni anche un altro personaggio: il Piccolo Principe. C’è una delicatezza quasi disarmante nella creazione di questi oggetti, ricchi di colore e di passione. C’è però qualcosa in più in tutte queste creazioni e in queste raffigurazioni. Se ci si sofferma un attimo a guardare più da vicino questi manufatti, ci si accorge subito di come le linee, su una stessa superficie, siano in grado di muoversi e svilupparsi per assumere forme sempre diverse.
Esposto in vetrina, ad esempio, c’è un meraviglioso manufatto con decorazione l’Albero della Vita. Questo, figura principale dell’oggetto, non è statico come generalmente lo vediamo raffigurato. Al contrario, esso è in continua evoluzione: le foglie si trasformano in pesci, le linee che colorano l’intera rappresentazione si trasformano in onde. Ecco che, con pochi e semplici tratti e tanta precisione, il passare del tempo assume forme eleganti, colorati e incisive. Perché la vita è tempo che scorre, è un flusso continuo che va celebrato nella sua forza e nei suoi colori.
L’evoluzione non è solo nella linea decorativa, ma anche nell’oggetto stesso. Ne è un esempio perfetto il vaso per tutto l’anno. Guardandolo da un lato, si vede la rappresentazione di un presepe, semplice, essenziale e curato, con le figure di Giuseppe, Maria e del Bambino. Basta però ruotare questo oggetto di 180° per scoprire che questo manufatto si trasforma in un vaso pieno a tutti gli effetti, con decorazioni in pieno stile Monica Grandi. In questo modo, il manufatto potrà essere utilizzato ed esposto in ogni momento dell’anno. E che dire delle lampade forate con aperture a forma di stella? Ottimo modo per permettere alla luce e alla forma di “uscire” dall’oggetto stesso e creare nuove linee su una superficie diversa, come ad esempio il muro.
Idee originali, creatività, amore, passione: tutto questo concorre a far sì che ogni oggetto, ogni creazione non sia solo un semplice souvenir o un soprammobile fine a sé stesso: deve, al contrario, essere in grado di raccontare una storia, di trasmettere emozioni e di diventare oggetto identificativo per chi lo riceve e per chi lo regala.
Proprio perché Monica è maestra in questo, riceve numerosissime richieste su committenza per ricorrenze, anniversari di matrimonio, bomboniere, regali di fine anno per le maestre, regali per nozze, regali con il cuore. Questo perché nelle sue creazioni è possibile respirare passione e vita vera: ogni oggetto, attraverso le sue forme, le sue linee decorative, la sua sinuosità e la sua forza evolutiva, è in grado di raccontare storie, emozioni e celebrare avvenimenti di persone mai conosciute o incontrate solo qualche minuto in negozio con una capacità di immedesimazione e di trasmissione di sentimenti strabiliante e sorprendente.
Da anni a questa parte, a Monica vengono addirittura affidati lavori su commissione da parte delle Forze dell’Ordine, dall’Aeronautica e da varie associazioni, tra cui anche l’AVIS, come sottolinea la Professoressa con un certo orgoglio. Le si commissionano piatti di varie dimensioni, oggetti decorativi per celebrare ricorrenze, anniversari, pensionamenti e trasferimenti, al punto da essere divenuta un vero e proprio punto di riferimento.
“Maioliche d’Arte” non è solo un laboratorio artistico, non è solo un luogo di creazione di manufatti artistici: è prima di tutto un luogo dove si creano emozioni, felicità, racconti carichi di colori, di luce e di forza. È un posto in cui i sogni possono finalmente prendere forma ed essere toccati con mano. Fucina di creatività e di idee, questo laboratorio offre un’alternativa allettante e di alto livello alla produzione in serie che, nel tentativo di avvicinarsi a tutti, non racconta la storia personale di nessuno. Monica, invece, in questo è maestra perfetta. Qualsiasi sia la vostra storia saprà sicuramente trasformarla in arte!
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mgmaiolichedarte.com
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