Come si fa per diventare attori? Prima di tutto se hai dai 14 ai 24 anni puoi iniziare partecipando alla prossima edizione del Tenda Summer School!
Pochi giorni fa ho assistito ad una giornata di attività della quarta edizione del campus organizzato dal Centro Preformazione Attoriale di Ferrara. Da domenica 5 agosto a domenica 12 agosto nella suggestiva “Villa della Mensa” di Sabbioncello San Vittore, (frazione del Comune di Copparo) un percorso di formazione incentrato sulla commedia dell’Arte del Cinque-Seicento, tappa importante per arrivare alla comicità contemporanea.
Appena arrivata vengo accolta da Stefano Muroni, l’ideatore di questo progetto, che mi accompagna per un tour intorno alla Villa mostrandomi gli accampamenti e raccontandomi un po’ cos’è il Campus. Inizia con questa frase: << In un’epoca in cui si costruiscono muri noi abbiamo cercato di costruire dei ponti >>. Mi spiega poi che quest’anno hanno raggiunto un record di presenze: 75 ragazzi provenienti da 8 regioni italiane e da vari paesi Europei come la Russia, e persino una ragazza proveniente dal Guatemala. Il sogno di Stefano è di arrivare a 150 ragazzi. La scelta di Villa della Mensa come location, oltre a portare risalto al territorio, è stata pensata perché venne costruita circa nello stesso periodo in cui nacque la Commedia dell’Arte, che talaltro si sviluppa proprio attorno al territorio della Pianura Padana.
Mentre giro e osservo la situazione i ragazzi hanno cominciato la mattinata con un’improvvisazione: ogni giornata presenta un proprio programma con orari e attività ben scandite. Subito dopo l’improvvisazione i quattro insegnanti distribuiscono ai ragazzi, che si dividono in gruppi chiamati con i nomi dei personaggi della Commedia dell’Arte (ad esempio Colombina, Dottore), alcuni Canovacci da analizzare per una messa in scena. Gli insegnanti nel frattempo girano per i gruppi dando consigli. Successivamente ci si unisce e finalmente iniziano le vere attività: ogni insegnante propone un gioco diverso, la prima è Anabell Gago, che incita a rilassare il proprio corpo e ad ascoltarne le vibrazioni scatenandosi a ritmo di musica, poi è il turno di Marco Alì che propone uno sfida di ballo dividendo i ragazzi in due crew, secondo lo stile delle battle americane dove un capogruppo indica i movimenti a ritmo di musica e gli altri dietro lo copiano e a turno entrano in campo. Con questi giochi si impara ad ascoltare il proprio corpo grazie all’aiuto della musica.
Sul volto dei ragazzi noto entusiasmo, voglia di divertirsi e soprattutto nessuna vergogna. Tutti eseguono i movimenti disinvolti e con passione. In questo campus si viene per mettersi in gioco, per sbagliare, non ci sono voti, non ci sono esami: solo puro divertimento!
Poi è il turno di Joe Gallagher, l’insegnante preferito dai ragazzi, infatti per ogni cosa che fa ottiene un coretto con il suo nome come si fa di solito allo stadio, e di Massimo Malucelli che propongono ai ragazzi due curiose filastrocche.
Dopo questo breve riscaldamento si procede con brainstorming e la tanto aspettata pausa pranzo. La giornata però non finisce qui perché poi ci si dividerà ancora in gruppi per mettere in scena l’analisi dei canovacci con l’aiuto dei consigli degli insegnanti i quali seguono ognuno alcuni gruppi.
Al Tenda Summer School non mancano poi le testimonianze per incoraggiare gli aspiranti attori ad inseguire i loro sogni e a non arrendersi mai, così è prevista, già all’interno del programma dall’anno scorso, la visita di un personaggio “Masterclass” che arriva intorno alle 18: Romano Reggiani.
L’attore, con i suoi 25 anni quasi coetaneo dei ragazzi presenti al campus, oltre a raccontare la sua esperienza (ha preso parte alla serie televisiva “1993” e al film in procinto di uscire “Lamborghini-The Legend”) dispensa consigli fondamentali ai giovani attori incoraggiandoli a ricercare e a coltivare il proprio talento, perché come ogni altro lavoro anche quello dell’attore non si può improvvisare è necessario formarsi al meglio e studiare per avere più possibilità di arrivare in alto. Inoltre, raccomanda di lavorare molto sulla fisicità perché per un attore il movimento del corpo in scena è più difficile rispetto alla memorizzazione di un dialogo, infatti sono proprio i movimenti a rendere una scena credibile.
Insomma, una giornata ricca di spunti, ma soprattutto un’esperienza settimanale che “aiuta a costruire ponti” come base di partenza per qualsiasi ragazzo o ragazza racchiuda nel cassetto il sogno di diventare un attore e di lavorare un giorno nel mondo dello spettacolo.