Sono strade di campagna, quelle di ChiaraMilla. Strade di case isolate, di strade fatte a volte di ghiaia, a volte di asfalto, in una provincia di Ferrara non lontana dalla città, ma che della città non ricorda niente.
Santa Maria Codifiume: una volta fermata la macchina, lasciate alle spalle rotonde, semafori e piccole code di una cittadina di provincia, dietro a quelle due o tre case che avvolgono il parcheggio si entra in un (nemmeno troppo) piccolo luogo dove tutta la realtà quotidiana appare sfumata.
Nel grande spazio verde che troviamo davanti infatti nascono la magia e la professionalità del progetto ChiaraMilla, che si occupa di pet therapy e che vogliamo raccontare approfittando del recente arrivo di tre nuovi ospiti: Valentino, Pedro e Lorenzino, cioè tre piccoli alpaca.
E teniamoci al polso, in questo viaggio, il promemoria di due spazi temporali: sedici anni e oggi. La nascita del progetto e l’arrivo degli alpaca: nel mezzo c’è il lungo cammino compiuto da una associazione che è stata tra le prime a credere nell’aiuto assistito con gli animali, nel mezzo c’è stato il riconoscimento delle prime leggi a regolamentare queste attività, nel mezzo centinaia di giovani (ma non solo) che sono entrati in contatto, nelle loro difficoltà, con i cani prima, e agli altri animali poi.
ChiaraMilla esiste da sedici anni, ci racconta Marina Casciani, originaria della Toscana, che era già istruttrice al G.E.S.E. (il Gruppo Emiliano Sport Equestri). “Io sono venuta dalla Toscana, l’idea iniziale era quella di tenere i cavalli, che infatti abbiamo avuto nei primi anni e soprattutto di occuparci di interventi assistiti, che è il nome più corretto della “pet therapy”.
Con il tempo però la gestione dei cavalli è diventata troppo complessa, per spese e necessità degli animali: la nuova fase è legata a un animale come l’alpaca, che sta rapidamente facendo il suo ingresso nel cuore di molti (“a Londra li stanno mettendo anche nei parchi pubblici” ci raccontano).
“Normalmente lavoriamo con i cani, anche se abbiamo poi inserito il gatto e ora siamo arrivati, con un progetto complesso e partecipato all’acquisto di questi tre alpaca, che non sono direttamente animali per l’educazione assistita ma sono estremamente adeguati per l’uso con bambini e adulti.”
“L’alpaca è un animale estremamente docile, specialmente se cresce vicino all’uomo: ci consente di sperimentare il wellness walking, ovvero il ritrovare il contatto con la natura passeggiando nelle nostre campagne. I nostri tre nuovi amici vengono da un allevamento vicino a Verona, sono estremamente affabili e fanno parte di un progetto che ci ha impegnati per un anno e mezzo, con l’aiuto di Fondazione Decathlon e una campagna di raccolta fondi su Ideaginger che ci ha permesso di acquistare gli animali e ristrutturare la struttura, il recinto e tutto quello che serviva per la gestione. È vero che l’alpaca viene anche utilizzato per la lana, estremamente pregiata, ma è un tema che non ci interessa, anche perché ci teniamo a dire che gli animali che sono qui devono stare bene, in tutto e per tutto, tanto che ci avvaliamo costantemente di un medico veterinario. Il loro benessere è centrale nel nostro lavoro.”
Se è vero che l’arrivo degli alpaca è stato un catalizzatore per ChiaraMilla, il progetto pone le sue basi molti anni prima.
“Chiara Milla ospita bambini e famiglie, tanto da essere stato il primo centro in regione specializzato in educazione assistita, perché dobbiamo ricordare che dal 2015 i centri di educazione assistita sono stati normati ed è necessario che a fare pet therapy siano figure professionali.” ci spiega Marina.
“Assistiamo bambini con problemi di varia natura: autismo, disturbi del comportamento, ma anche adulti psichiatrici e oltre a questo centro lavoriamo anche all’interno di molte strutture sanitarie come l’unità spinale di Montecatone, nonostante ci siano state e a volte ci siano ancora alcune diffidenze sull’animale in contesto sanitario, per fortuna in via di superamento grazie alle linee guida esistenti. Le attività finora erano sempre state molto rivolte all’esterno, oggi invece con l’arrivo degli alpaca vogliamo ampliare le attività all’interno: un’idea che sembra funzionare vedendo le oltre cinquecento persone che hanno partecipato all’inaugurazione.”
Quando le persone si rivolgono a ChiaraMilla Marina tiene un colloquio e fa partire un progetto di pedagogia attraverso i cani, con una esperienza di avvicinamento alla natura attraverso il contatto con gli animali e un parallelo percorso di assunzione di responsabilità con gli stessi: i laboratori prevedono un contatto diretto e viene scelto l’animale giusto in base al tipo di intervento necessario.
Oltre alla cura dei più giovani esistono anche progetti con adolescenti, anche legati a fronteggiare la dispersione scolastica: l’animale in questo senso è molto attrattivo, è facile vedere un ragazzo dare il peggio di sé dentro ad una comunità mentre in un contesto come questo, di fronte agli animali spesso esprime il meglio. L’animale non è un un soggetto richiedente, non giudica e non fa richieste e questo permette di tirare fuori il lato migliore di ognuno di noi.
“Oggi ChiaraMilla è un luogo di educazione assistita ma anche di reincontro con la natura: è possibile infatti partecipare alle merende per le famiglie, prenotare la postazione per il barbeque nel fine settimana, sono in programmazione passeggiate con gli alpaca e proseguiranno come nelle estati precedenti i campi estivi, con novità particolari come l’Alpacamping, una notte in tenda assieme proprio ai nuovi arrivati.” ci raccontano.
In tutto questo non si può dimenticare la storia del libro “La sedia di Lulù”, scritto da Alessandra Santandrea, rimasta paraplegica (senza poter muovere le gambe) e che ha trovato in questa esperienza una nuova vita: i proventi sono destinati direttamente ad aiutare l’accesso dei disabili a ChiaraMilla e negli anni il libro è diventato quasi un caso editoriale, con oltre 18mila copie vendute.
Una decina di operatori che operano all’interno o nelle strutture, alcuni cani, tre coniglie, un buon numero di galline e da oggi tre alpaca: questa è la squadra di ChiaraMilla oggi, un luogo che nasce da una persona scomparsa prematuramente (Chiara) e dal primo animale di Marina (Milla, un boxer, scelto proprio da Chiara come primo animale per Marina).
E che, con tre nuovi, buffi ospiti si prepara a regalare nuovi percorsi di contatto con il mondo animale e naturale.
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