Sapete quante specie diverse di batteri e virus ci sono nella nostra cavità orale? A oggi se ne conoscono circa 776. E come hanno accesso al nostro organismo? Le porte d’ingresso di molti microrganismi patogeni sono occhi, naso e bocca e secondo la dottoressa Marisa Roncati, odontoiatra e igienista dentale, è proprio su questi tre elementi che dobbiamo lavorare per tutelare la nostra salute. “Il compito più importante di un dentista è quello di educare, ancor prima di curare”, mi racconta mentre sono distesa con la bocca aperta nello Studio del Dott. Parma Benfenati a Ferrara.
“Esiste fior fiore di letteratura basata sull’evidenza scientifica dell’accertato legame tra condizioni di salute orale e numerosissime patologie sistemiche, quali cardiopatie, diabete, artrite reumatoide, Alzheimer, fino a influenzare metastasi nel paziente oncologico… ma ho l’impressione che questi concetti non siano noti alla maggior parte degli individui”.
Eccolo lì, il problema: alla maggior parte delle persone le nozioni base di igiene e prevenzione sono per lo più sconosciute. Mai come in questo periodo, per quanto nessuno sembra aver intenzione di parlarne, la prevenzione è l’elemento sottovalutato che può fare la differenza rispetto a tante patologie, prima fra tutti la carie. Ma forse anche rispetto alla pandemia da Covid-19. Sapete che a strofinare denti, gengive e mucose con una garza bagnata anche solo di soluzione salina, ci si guadagna in salute generale?
Secondo gli ultimi risultati dei test in vitro voluti dalla dottoressa Roncati ed eseguiti presso la sezione di Microbiologia dell’Università di Ferrara, con uno sfregamento di 30 secondi possiamo rimuovere efficacemente il Coronavirus dalle superfici dure della cavità orale. Tale studio, svolto in collaborazione con la professoressa Elisabetta Caselli, sostenuto e finanziato dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi, ha dato plausibilità biologica all’ipotesi della dottoressa Roncati. Ed ecco i dati che vi faranno sgranare gli occhi come è successo a me: esistono infatti prove, pubblicate su riviste scientifiche, dell’evidenza che un’infiammazione della cavità orale aumenta di quasi 9 volte il rischio di decesso in un paziente Covid positivo, di 4,6 volte la necessità di ventilazione assistita e di 3,5 volte di ricovero in terapia intensiva.
Come fare per lanciare il messaggio a quante più persone possibili? La dottoressa Roncati ha pazienti in tutta Italia e, durante il lockdown, ha dato consigli a distanza e mantenuto i rapporti con chi da anni ripone in lei la propria fiducia. Tra queste persone c’è il producer sardo Giangi Cappai: “Durante una chiamata mi ha raccontato della fatica che incontrava nella divulgazione di alcune sue idee in ambito professionale, soprattutto se a basso costo e fuori da logiche di profitto, e di quanto fosse difficile raggiungere le persone comuni, per ottenere il massimo effetto…” spiega il producer, “ascoltando le sue parole ho pensato… è come quando componi e pubblichi una canzone: non basta perché poi devi farla conoscere”.
Ecco la soluzione: scrivere e diffondere una canzone. E così hanno fatto: hanno scritto una canzone. È stato un lavoro a sei mani: la voce del brano è quella della cantante americana Nia Martin che ha registrato la sua voce in uno studio a Madrid dove attualmente vive. Giangi Cappai ha finito il pezzo nel suo studio in Sardegna e Marisa Roncati ha coordinato il tutto dalla piccola Ferrara. Questo è proprio il caso di dirlo: la lontananza, a volte, avvicina. Da questo progetto a più mani è nata RONCA Beats, una canzone che supporta il protocollo di igiene RONCA ideato dalla stessa Roncati, nella speranza che quante più persone lo mettano in pratica.
Il protocollo RONCA – che è l’acronimo di Rimozione Ottimale Nuovo Contagioso Aerosol, in inglese Reduction Of New Contagious Aerosol – suggerisce l’uso di solo tre frammenti di garze imbevute di soluzione fisiologica o di Clorexidina 0,12%, un disinfettante comunemente prescritto, o delle salviette Digital Brush, brevettate dalla dottoressa Roncati nel novembre 2012, per detergere con un’azione meccanica occhi, naso e bocca. Come mi ha spiegato la dottoressa Roncati, “l’azione dello strofinamento sulle mucose orali rimuove efficacemente il biofilm, l’aggregato gelatinoso composto da batteri e virus, ed è per questo che ciascuno di noi dovrebbe compiere questo rapido procedimento almeno una volta al giorno. Proprio a questo scopo avevo brevettato anni fa le Digital Brush, per facilitare l’igiene orale fuori casa quando non si può disporre dello spazzolino. Ora queste salviette in pratiche confezioni monouso potrebbero essere particolarmente indicate.”
Roncati ha sottolineato che si tratta di un protocollo adatto a tutte le età, privo di controindicazioni ed effetti collaterali. Adottarlo nei pazienti affetti da Covid-19 è estremamente importante: “un efficace e regolare intervento di rimozione/inattivazione del virus dalle superfici dentali potrebbe potenzialmente avere un duplice effetto: evitare nel soggetto infetto un’ulteriore penetrazione del virus nelle vie aeree più profonde e limitare il rischio di emissione di droplets (le goccioline di saliva emesse quando si starnutisce o si tossisce, ndr) contaminate che potrebbero infettare altre persone”.
Elisabetta Sgarbi ha messo a disposizione il prestigio della sua Fondazione e grazie a lei RONCA Beats ha ottenuto un’importante distribuzione, per poter dare visibilità a concetti semplici di indubbia certezza scientifica: sfruttare un motivo orecchiabile per diffondere una raccomandazione che può migliorare la salute generale e la qualità di vita delle persone, indipendentemente dalla loro età, dalla nascita alla terza età, inclusi i pazienti allettati e/o intubati.
Il brano in inglese – il cui testo semplice è pensato per essere insegnato anche ai bambini nelle scuole – esce oggi accompagnato da un video divertente ed educativo realizzato con il contributo di amici e pazienti provenienti da ogni angolo di mondo, che hanno utilizzato il loro telefonino per realizzare un videoclip: si contano in totale circa un centinaio di persone nel video di 2 minuti e mezzo.
L’acronimo RONCA richiama anche il cognome della dottoressa Roncati che, oltre a essere dottoressa e ricercatrice, è anche docente di diverse università italiane e straniere come la Sapienza di Roma, l’Università di Parma e l’Albanian University. È inoltre la referente incaricata dalla Harvard Medical School di diversi corsi di aggiornamento a livello internazionale sul trattamento parodontale non chirurgico. “Il titolo della canzone vuole richiamare soprattutto il soprannome di mio papà” – mi spiega con un sorriso ed evidente orgoglio – “A 95 anni, è in piena forma fisica e mentale, è un vero fenomeno biologico al quale sono legata da un affetto immenso.”
Che dire? Io il papà di Marisa Roncati lo conosco da quando ero bambina, e posso dire che ci metterei la firma ad arrivare alla sua età così! Prenderci cura della nostra igiene orale è molto importante e ora, grazie agli studi in vitro, abbiamo anche qualche certezza in più sul protocollo della dottoressa Ronca, indicato anche per il periodo storico che stiamo attraversando.
Intanto ecco il video di RONCA Beats, “una canzone allegra che invita a ballare, migliorando il benessere fisico e psichico, per un sorriso pieno di salute”.