E se Babbo Natale trovasse il suo celeberrimo laboratorio vuoto, senza regali e senza elfi operosi? Sembra un incubo per bambini o la rivisitazione di un classico natalizio in chiave mistery, invece è l’incipit di una storia simpatica ed irriverente, dal finale a sorpresa. Ci sono di mezzo ad esempio spiagge affollate, una ragazzina e uno smartphone, che di solito nelle fiabe natalizie non compaiono affatto… Un racconto che ispira un piccolo libro stampato da Marfisa in edizione limitata ma anche un’installazione artistica che ripercorre la vicenda, nelle vetrine della Pasticceria Pivati, in via Bologna.
…Un racconto di Natale è l’ultima creazione di Matteo Farolfi e Roberta Ziosi, che oggi, 22 dicembre 2020 alle 18 faranno un piccolo evento in streaming per leggere a voce alta la storia e presentare il progetto.

Il sodalizio artistico tra i due viene da lontano, prima di tutto perché cugini, e poi perché si occupano di cose diverse ma in comune hanno il sacro fuoco dell’Arte che batte nel petto.
Matteo Farolfi è un artista e grafico, ha più volte esposto le sue opere suggestive a Ferrara, Bologna o Genova. Il suo percorso artistico ha come tratto fondante il rapporto dell’Artista con la Materia e la ricerca delle sue ‘vocazioni’ intrinseche. La sua produzione è una continua ricerca in ascolto della Materia, per percepirne le mutazioni nelle sue manifestazioni – come il legno o altri elementi naturali ma anche qualsiasi oggetto di uso comune.
Roberta Ziosi è da sempre studiosa e appassionata di teatro e musicologia, per sette anni Presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Un po’ il lockdown, un po’ un senso artistico molto forte l’hanno portata negli ultimi mesi ad avviare nuovi progetti e collaborazioni proprio con Matteo, a partire dalla rilettura decisamente contemporanea della Tempesta shakesperiana nel coworking Area 55. Per chi è più curioso, foto, installazioni e video vengono periodicamente pubblicate nella pagina Capsula 55 su Facebook.
Se passate all’incrocio tra via Bologna e Foro Boario anche fuori dall’orario di apertura, buttate l’occhio alla vetrina illuminata. Parti del racconto natalizio sono trasposte in originali installazioni con babbi natali, bagnanti in spiaggia e caverne misteriose. Miniature ricercate o create con pazienza, tronchi di legno recuperati in alta quota, insegne che rimandano come easter egg al mondo visionario del duo Farolfi-Ziosi, lucine, creta e colori ossidati che creano mondi pop pieni di dettagli da scoprire.
Come spesso accade i progetti artistici nascono per gioco: parte di questi set erano decorazioni per gli ottimi dolci della Pasticceria Pivati ed ora arricchiscono e riempiono di calore un luogo che di questi tempi non può essere per legge pieno di vita e persone. Piccoli miracoli dell’arte.
