L’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, di cui Giorgio Franceschini è stato presidente, insieme al Comune di Ferrara ha organizzato una giornata di studio lo scorso 15 maggio in occasione del centenario della nascita, presso la Loggia degli Aranci della palazzina della Marfisa. Dopo la conclusione dei lavori gli è stata intitolata la piazzetta della Chiesa della Madonnina. Per l’occasione la figlia Flavia gli ha dedicato un breve documentario, proiettato durante la cerimonia, che ripercorre la vita e la carriera di Franceschini tra Ferrara e Roma, uomo di riferimento per la nostra città durante tutto il Novecento.
Partigiano, deputato, uomo di cultura sono tre parole chiave che definiscono la ricca personalità dell’avvocato Giorgio Franceschini, cittadino consapevole e partecipe che si è impegnato al servizio della comunità. Nato a Ferrara il 15 maggio del 1921, Giorgio Franceschini era sposato con Gardenia Gardini e padre di Flavia e di Dario, attuale ministro dei Beni Culturali. Nel 1944, partigiano cattolico aveva costituito la prima organizzazione democratica cristiana ferrarese e come tale ha fatto parte, nella primavera del 1945, del Comitato provinciale clandestino di Liberazione Nazionale.
Nel 1946 inizia a praticare la professione di avvocato, che svolgera’ fino al 1991. Sempre nel 1946 e’ stato direttore del settimanale ferrarese Popolo Libero. Negli anni ‘50 è stato consigliere comunale e consigliere provinciale di Ferrara. Dal 1953 al 1954 aveva ricoperto la carica di segretario provinciale della Democrazia Cristiana ferrarese. Giorgio Franceschini aveva inoltre ricoperto varie cariche pubbliche: sindaco di Masi Torello, consigliere della Cassa di Risparmio di Ferrara, Presidente dell’ospedale di Tresigallo e presidente di vari enti ferraresi.
Abbandonata la politica attiva, si è dedicato ad attività culturali. Ha presieduto dal 1982 al 1984 l’Accademia delle Scienze di Ferrara e, dal 1989 al 1995, l’associazione Ferrariae Decus. E’ stato presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Ferrara, presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea, che aveva contribuito a fondare nel 1973 e consigliere delle più importanti istituzioni ferraresi: Istituto di studi rinascimentali, Istituto per la storia del Risorgimento, Commissione diocesana per l’arte sacra, Consiglio di amministrazione del Lascito “Pietro Niccolini”.
Il grande amore per la sua città l’ha espresso nelle moltissime pubblicazioni di storia locale, di storia dell’arte. Ha al suo attivo numerosi scritti su periodici locali e nazionali.
Commendatore al merito della Repubblica Italiana e dell’Ordine pontificio di S. Gregorio Magno.