Le giornate con gli artisti, le artiste, i live e il pubblico diventano un racconto tra immagini e musica che ci proietta dentro Ferrara Sotto le Stelle, lo storico festival musicale dell’Emilia Romagna e uno tra i più importanti del nord Italia, che in occasione dell’edizione 2021 ha deciso di utilizzare il digitale per proporre contenuti esclusivi che andranno in onda lunedì 28 febbraio alle 21 sul canale di Lepida TV 118 del digitale terrestre.
Si parte con La musica come ripartenza, documentario che racconta le giornate del Festival a cura di Bruno Leggieri, Corradino Janigro e Francesco Mancin di Crema Video; a seguire il road movie dal titolo SOLIDO – Sulle Strade dei Festival per conoscere SOLIDO, la rete regionale di festival di cui Ferrara Sotto le Stelle è promotrice insieme a Arti Vive di Soliera e acieloaperto di Cesena. Il road movie vede la partecipazione di con Nicholas David Altea, Riccardo Sinigallia, Laila Al Habash e Machweo è a cura di DesignAr (video e montaggio) e Manuel Carrabs (riprese audio).“Il digitale è una risorsa imprescindibile per diffondere e promuovere la cultura dei festival e della musica dal vivo – spiegano Simone Fresa e Corrado Nuccini, rispettivamente Presidente e Direttore Artistico di Ferrara Sotto le Stelle. “Se i nuovi strumenti vengono utilizzati in un modo intelligente non sostituiscono né sviliscono la partecipazione dal vivo, bensì la integrano, rendendo gli spettatori partecipi di un’esperienza più completa. È importante cogliere le sfide che ci si presentano, senza dogmatismi o timori. La creatività è in movimento e noi vogliamo stare al passo con i tempi, nonostante questi siano difficili e le sfide davanti a noi molto dure”. Il documentario La musica come ripartenza e il road movie SOLIDO – Sulle Strade dei Festival sono stati presentati all’interno della seconda edizione del Festivalino Digitale, promosso dalla rete di Festival SOLIDO che vede oltre a Ferrara Sotto le Stelle la partecipazione di acieloaperto di Cesena e Arti Vive di Soliera, e vengono ora riproposti dall’emittente regionale che dall’inizio della pandemia ha improntato la propria programmazione sui prodotti culturali.