

Dopo oltre quarant’anni, la storica Villa liberty di Viale Po a Ferrara torna a nuova vita con un progetto che unisce sport, cultura e socialità: da ieri è rinato lo Zeta Club, punto di riferimento per generazioni di ferraresi come ristorante e dancing, e da oggi nuova casa degli sport di racchetta ma non solo.
Immersa in un parco di oltre un ettaro, la villa è stata completamente rigenerata. Il nuovo Zeta Club ospita infatti 6 campi da padel, 4 campi da tennis, 3 campi da pickleball, piscina esterna, club house accogliente, bistrot immerso nel verde. Il tutto in una zona d’ingresso a Ferrara nord già al centro di un lungo cantiere che ne sta cambiando la viabilità. Per il quartiere Doro questa apertura rappresenta un ulteriore tassello di recupero di spazi dismessi, portando sport e servizi proprio di fronte ad un piccolo polo della ristorazione sorto appena pochi anni fa dove c’erano solo ruderi da decenni.


Per raccontarci più nel dettaglio le novità di un progetto di recupero immobiliare oltre che sportivo facciamo due chiacchiere con Gianluca Romagnoli, imprenditore ferrarese nel campo medicale e meccanico. Investitore unico del centro appena inaugurato, in società con Alberto Albini, che per primo cinque anni fa ebbe l’idea di riqualificare l’area e Alessandro Lupi, ingegnere che ha curato tutte le nuove strutture sportive.

Il nuovo Zeta Club nasce come centro sportivo ma anche club house, inaugurata a settembre al secondo piano della villa, con una serie di sale dedicate agli eventi aziendali.
Centro sportivo per famiglie per lo sport e un po’ centro business. “La nostra è una grande ambizione – spiega Romagnoli – perché non siamo a Bologna, ma forse la formula che coniuga sport, pranzo di lavoro e meeting aziendali può essere una cosa interessante e attrattiva.”

Come si è riusciti a recuperare quest’area che sembrava ormai perduta da tempo immemore? Di chi era la proprietà?
La villa storicamente era della famiglia Zanardi, è stata edificata tra le due guerre, e poi a lungo disabitata. Fino agli anni Settanta era un dancing molto frequentato, al punto che abbiamo deciso di mantenere questo nome molto conosciuto. Per un po’ di tempo c’è stata l’idea di farne un’area dedicata al rifornimento di benzina, perché era stata presa all’asta dai Distributori Bertelli, attivi dall’altra parte della strada. Il progetto per nostra fortuna non è mai partito e hanno sposato volentieri la nostra causa vendendoci il terreno, così abbiamo iniziato i lavori qualche anno fa.
Per cosa sta la Zeta del nome?
La Zeta è un omaggio proprio alla famiglia Zanardi. E dietro la villa il bar estivo si chiamerà My Dream, come un tempo era nominato l’estivo del dancing.

In che modo Zeta Club sarà collegato alla Polisportiva DORO che già opera con una palestra nell’area?
Siamo una realtà autonoma e privata ma in concessione con il Comune la Polisportiva Doro gestirà tutta la parte sportiva del nostro club: se ti associ o frequenti un corso di tennis o padel, o se frequenti la palestra, sei di fatto associato al Doro. L’affitto dei campi invece è gestito dalla nostra società commerciale, come pure la ristorazione.
Quali saranno i punti di eccellenza della vostra gestione e cosa prevederà?
Sport di racchetta a 360° con la direzione tecnica del mitico Nando De Luca, maestro storico del CUS Ferrara, per noi un nome di garanzia della nostra professionalità e serietà. Sei campi di padel, due campi veloci da tennis e due in terra rossa e perfino due da pickleboard, una nuova tendenza che arriva dagli USA. Una specie di mini tennis che si gioca con una pallina più grande, vuota e forata, da colpire con piccole racchette. Non servono forza e velocità, strizza quindi l’occhio a tennisti più avanti con l’età. Puntiamo a diventare Centro Federale e avere tutte queste possibilità ci dà ovviamente credibilità verso la FITP.

Ma non ci sarà solo lo sport di racchetta…
Naturalmente abbiamo anche la palestra già esistente del Doro, dove proponiamo un corso importante di body composition, un’attività funzionale tipo crossfit dedicata a varie fasce di età, così come prosegue l’attività della piscina riabilitativa, che già oggi serve oltre 100 persone al giorno. Poi scuole di ballo e yoga con offerta potenziata. Abbiamo investito molto sul rinnovamento del Doro: una piscina esterna 20 x 8 metri con 25 ombrelloni e gazebo, sarà utile anche per i bambini come spazio ludico dove si può toccare facilmente sul fondo.

Da oggi porte aperte per tutti?
L’accesso è sempre aperto a tutti, ma il tesseramento alla ASD Doro offre vantaggi sulle tariffe e la prelazione su alcune prenotazioni. Il bar e il ristorante saranno invece sempre aperti, 7 giorni su 7, fino alle 24. L’inaugurazione del centro completo sarà però a settembre, quando saranno pronti i campi da tennis che non sono ancora ultimati e partiranno tutti i corsi. Da oggi piscina, padel e bar.
C’è un grande ritorno d’interesse intorno al tennis, complice i successi di Sinner ma non solo. Vi aspettate grandi numeri da questo sport o per adesso vince ancora la padel-mania?
Il padel a livello commerciale aiuta ed è sempre molto richiesto. In ogni caso vogliamo puntare molto sul tennis, con l’offerta di due superfici diverse e un nome come De Luca, istruttore federale nazionale con 30 anni di esperienza. La domanda di tennis è sicuramente in aumento negli ultimi mesi e vogliamo che questo possa diventare un centro accogliente e frequentato da tutti i ferraresi, che sia per stare in piscina, al bar o per fare una partita con gli amici. Inoltre il centro è completamente accessibile in tutte le sue strutture e abbiamo un’offerta di approccio allo sport anche per differenti abilità.

MORE INFO
https://scuolatennis.zetaclubferrara.it/
https://tesseramento.zetaclubferrara.it/


Nasce a Ferrara nel 1983, dove vive in una casa bianca con una ragazza mora e due bimbe bionde. Giornalista pubblicista, dal 2006 si occupa di graphic design e comunicazione per il web, cofondatore di Contrarock, è stato vicepresidente di Factory Grisù. Ha fondato e diretto il magazine Listone Mag e il blog Ciccsoft. Ha un cane Lego di nome Cagnazz e un pianoforte in salotto per suonare, ogni tanto. Ama il minimalismo, la tipografia, il bianco e nero, New York, le foto storte, l’odore di terra bagnata, il tepore dentro la macchina in autunno.