
Ne avevamo parlato nel 2022 in questo articolo ed allora ci chiedevamo quando sarebbero iniziati finalmente i lavori di riammodernamento e adeguamento del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara. L’attesa è finita: la struttura è ora ufficialmente chiusa al pubblico in vista dei lavori, il cui termine è previsto per la seconda metà del 2026. Nel frattempo se vi mancano le sale per come le conoscevate fino ad oggi è sempre possibile fare un virtual tour al suo interno da questa pagina.
Il progetto del nuovo Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara è uno dei punti cardine della strategia ATUSS LOOK-UP che mira a ridisegnare il volto di Ferrara con una serie di progetti ambiziosi atti a trasformare il centro storico in un luogo più accessibile, moderno e sostenibile. L’intervento allo spazio museale avrà un costo complessivo di 2.260.000 euro, finanziato tramite fondi europei e risorse comunali.
Il Museo è collocato in un quartiere del centro di Ferrara dalla grande identità storica e architettonica. L’edificio, di chiara impronta razionalista, progettato negli anni Trenta da Carlo Savonuzzi, è circondato da scuole, spazi culturali e aree di socialità. La sfida sarà quella di trasformarlo in un luogo ancora più aperto e interattivo, in dialogo con l’esterno.
“Il nuovo progetto rinnoverà totalmente l’esposizione, mettendo in risalto gli elementi più interessanti delle collezioni attraverso installazioni contemporanee e percorsi sensoriali immersivi – spiega il vicesindaco Alessandro Balboni. – Il nuovo Museo Civico di Storia Naturale, come tutti gli interventi del progetto ATUSS, avrà un’attenzione particolare verso le persone con disabilità: costruiremo infatti un ascensore e delle rampe per facilitare la visita a chiunque abbia difficoltà motorie. Inoltre, anche il percorso interno sarà inclusivo e accessibile grazie ai diversi strumenti a supporto di ipovedenti e non udenti.”
Il progetto parte da un’idea semplice ma rivoluzionaria: rendere il piano terra del museo una continuazione degli spazi urbani. Valorizzando anche l’ingresso su via Boldini, questa parte del Museo di storia naturale diventerà un luogo in cui si può passeggiare liberamente, scoprendo progressivamente gli spazi e le attività proposte. Il cuore simbolico di questa trasformazione sarà la Wunderkammer, un ambiente accessibile senza biglietto, concepita per attrarre cittadini e nuovi visitatori. Sarà una sorta di prima sala, “biglietto da visita” del museo, visibile anche dall’esterno grazie a vetrine scenografiche.
Ci sarà una totale riorganizzazione del museo: verranno valorizzati gli spazi interni ed esterni, come anche i percorsi espositivi, con una ottimizzazione delle sale e il miglioramento dell’illuminazione naturale e della valorizzazione della corte interna.
Forte attenzione verrà data agli aspetti educativi e divulgativi del museo. I nuovi spazi saranno infatti interattivi, progettati per offrire anche funzioni didattiche e multimediali con schermi dinamici, proiezioni immersive e audio tematici. Ogni spazio potrà essere adattato per narrazioni scientifiche o eventi specifici. Le nuove sale espositive circolari o ellittiche saranno dotate di un controsoffitto tecnologico per ospitare proiettori, binari per tendaggi ignifughi e supporti per esposizioni temporanee. Accanto alle nuove tecnologie, ci saranno anche le tradizionali teche in vetro, che garantiranno la sicurezza dei reperti più delicati.
Il progetto preserva e valorizza elementi storici significativi, come lo scalone in marmo e i portali originali, integrandoli con interventi di restauro e attraverso l’uso di materiali contemporanei che rispettano la sobrietà dell’edificio razionalista. Percorsi inclusivi garantiranno la fruibilità, accessibilità e sicurezza anche per le persone con disabilità, bambini e anziani, attraverso ascensori, rampe e una distribuzione di spazi moderna e inclusiva. Ci saranno nuovi elementi architettonici, come il nuovo corpo scala e spazi di connessione.
La riqualificazione dell’area verde – finora sottoutilizzata – arricchirà l’esterno del museo con la realizzazione di un giardino botanico didattico: aiuole tematiche (bosco, Mediterraneo, litorale, pianura) con specie autoctone fungeranno sia da elemento di arredo che da strumento didattico per i visitatori di tutte le età. La facciata del nuovo corpo scala sarà adornata da una parete verde, in grado di regolare il microclima interno, assorbire CO2 e offrire un rifugio per piccoli insetti e uccelli, trasformandosi in una piccola oasi di biodiversità. Al piano terra, una grande vetrata collegherà visivamente la sala lettura con i laboratori e il giardino botanico a valenza didattica.
Gli impianti elettrici, termomeccanici e antincendio saranno completamente rinnovati per garantire sicurezza ed efficienza. Particolare attenzione è stata dedicata alla riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di soluzioni sostenibili.
Il progetto per i lavori di adeguamento funzionale e valorizzazione del Museo Civico di Storia Naturale è realizzato dalla società cooperativa MATE, Città della Cultura / Cultura della Città, FM Project e Ingegnere Cenacchi.