Si è aperto il cantiere che restituirà al Conservatorio di Ferrara e alla città l’Auditorium realizzato negli anni trenta dall’ingegner Savonuzzi e chiuso al pubblico da ormai trent’anni.
Un progetto reso possibile grazie all’assegnazione all’Istituto di Alta Formazione Musicale del finanziamento del MUR di euro € 2.022.351 nell’ambito del DM 645/2020, con successiva stipula dell’atto per il finanziamento al restauro, firmato nel febbraio 2022 con Cassa Depositi e Prestiti Spa.
Per la realizzazione delle opere il Conservatorio ha stipulato una convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili – Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Lombardia ed Emilia-Romagna, con la quale il Provveditorato stesso ha assunto la gestione dell’intero procedimento, dalla direzione dei lavori al collaudo.
La gara d’appalto ha visto l’aggiudicazione dei lavori da parte della ditta Spada Costruzioni Srl di Valsamoggia (BO). Nell’ambito del progetto anche l’imponente organo Ruffatti dominante il palco dell’Auditorium sarà oggetto di restauro da parte della ditta “Fratelli Ruffatti costruttori e restauratori d’organi a canne” di Padova che ha ricevuto l’incarico di smontaggio, restauro e riposizionamento a fine lavori.
Il progetto è stato redatto da un gruppo di lavoro guidato dall’Architetto Gianni Pirani seguendo un approccio di tipo conservativo rispetto al progetto originale di Savonuzzi. Lo studio acustico del progetto, già in origine fortemente innovativo, è stato affidato al prof. Nicola Prodi del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara.
La storia
L’Auditorium viene progettato dall’ing. Carlo Savonuzzi (1897-1973) negli anni ‘30, con quella caratterizzazione di forte impronta razionalista che accomuna tutti gli edifici che si affacciano nel Largo oggi intitolato a Michelangelo Antonioni all’incrocio tra le vie Boldini, Previati e Mentessi, l’area della cosiddetta “addizione novecentista”. La costruzione del complesso si avvia nel 1935. Viene demolita parte del corpo centrale dell’antico Ospedale sant’Anna di cui si utilizzano i sotterranei, mentre come accesso autonomo all’Auditorium viene recuperata la facciata con l’ingresso monumentale sul portico di piazzetta S. Anna. L’Auditorium viene inaugurato nel 1939 ed è stato sede sino all’inizio degli anni ’90 di attività concertistiche promosse sia dal Conservatorio sia dalle istituzioni culturali della città. L’attività pubblica dell’Auditorium si interrompe nel 1993 per la necessità di consistenti lavori di adeguamento alle nuove normative e restauro.
Il progetto di restauro e recupero funzionale
Il progetto intende restituire al Conservatorio e alla città l’Auditorium con le caratteristiche estetiche e funzionali degli anni trenta, ma con numerosi aspetti migliorativi in termini di sicurezza, impiantistica e accessibilità. Alla conclusione dei lavori l’accesso all’Auditorium, che potrà ospitare fino a circa 240 posti a sedere, sarà sempre da Piazzetta Sant’Anna.
Durante la durata del cantiere l’ingresso del Conservatorio, anche per i pedoni, sarà consentito solo da Vicolo Laurenti, mentre l’ingresso su Largo M. Antonioni non sarà utilizzabile.