Se è vero che un anno finisce con i bilanci, pensando alle cose fatte (ad esempio, nel nostro caso, articoli, approfondimenti, interviste e un progetto collaterale che ha coinvolto la redazione) un anno nuovo deve iniziare con i sogni. Cose che devono accadere, che vogliamo che accadano, che sappiamo che sono difficili, ma ehi, siamo una piccola cittadina (posizione numero 29 tra le più grandi in Italia)! Che riesce comunque ad ospitare spettacoli di Capodanno tra i più grandi d’Italia, festival con ospiti da tutto il mondo così come piccole storie tutte locali, che non smettono di coinvolgere le persone nel quotidiano delle vie di una antica città medioevale piena di cose da raccontare.
E poi ci sono i grandi momenti, non solo ma soprattutto musicali: per un motivo o per l’altro, da un leggendario Bob Dylan in piazza Castello, a un Beck trasmesso su una fiorente Mtv, a quel momento che ha segnato una fetta di generazione di ferraresi e non come è stato il concerto dei Radiohead nel 2003, fino all’ultimo, recente, Bruce Springsteen al Parco Urbano, con tutti i pro e i contro che hanno diviso una città, ma non gli spettatori.
Ci vogliamo divertire allora con una serie di nomi papabili, visto che sulla stampa ogni tanto escono indiscrezioni (l’ultima parla di una trattativa in corso per portare qui nientedimeno che Paul McCartney): volessero ascoltarci, gli organizzatori di Ferrara Sotto le Stelle e Ferrara Summer Festival, potrebbero farci un pensierino su per i prossimi cartelloni in programma.
5 Proposte per il Parco Urbano, o il Summer Festival, alcune plausibili (altre decisamente no)
Acrtic Monkeys: partiamo da un profilo intelligente, ma probabilmente non disponibile. Con un certo ritardo, improvvisamente, lo scorso anno gli Arctic Monkeys sono diventati una band in grado di intercettare un pubblico adulto e giovane allo stesso tempo nel nostro paese. Un raro esempio di rock band trasversale, improvvisamente tornata alla ribalta (pare) attraverso anche TikTok e nuove viralità. Fatto sta che la scorsa estate c’erano 65mila persone a Milano, numeri enormi per un gruppo pieno di belle canzoni e inni generazionali e dunque, anche se al momento pare non abbiano in programma in tour per il 2024, nel caso, potremmo offrirgli il Parco Urbano. E poi il loro stile musicale, negli anni, si sta un po’ avvicinando a Bruce, no?
Kanie West Kendrick Lamar: dunque, per qualche motivo, Kanye West vuole suonare in Italia. Un paio di mesi fa voleva suonare al Campovolo di Reggio Emilia. Adesso ha iniziato a circolare come nome per Ferrara. E che possa essere un nome interessante è vero, ma non è il profilo che abbiamo in mente. Se l’idea è di cambiare il suono “del grande evento”, uno dei pochi in grado di unire un pubblico trasversale (e portare persone dall’estero, come nel caso di Bruce) è Kendrick Lamar, figura culto del rap americano e mondiale, che ha già dimostrato un certo seguito in Italia. Delle buone idee ci sono, se vogliamo.
Queen + Adam Lambert: noi Italiani siamo un popolo estremamente nostalgico, non neghiamolo. Tanto che tendiamo ad inseguire più il ricordo dell’artista, o l’ultima possibilità per vederlo, che la carriera durante i momenti di reale brillantezza. Per cui, a seguito, per esempio, di certi eventi epocali per gruppi ormai, a livello discografico, piuttosto spenti (vero AC/DC?) si potrebbe immaginare che questa sarebbe una data che chi organizza il festival sarebbe ben felice di annunciare. Una leggenda dopo l’altra, per quanto quello dei Queen oggi sia più un rito celebrativo che il tour di una band artisticamente attiva, non fosse altro per l’impossibilità di sostituire realmente Freddie Mercury. Tra l’altro, nello stesso roster di Barley Arts, ovvero gli artisti gestiti da quel Claudio Trotta che ha spinto fortemente per Bruce Springsteen a Ferrara.
Vasco/Ligabue: adesso uno pensa che stiamo scherzando. I due grandi vecchi, le due leggende rock, assieme sul palco. Eppure, diciamolo: per entrambi il clamore delle classifiche e delle canzoni generazionali nuove è finito. Non sono più quel qualcosa che travolge radio e immaginari collettivi, ma resistono nella forza dei loro pubblici fedeli, specie dal vivo. Ecco: consci del passare del tempo, un evento speciale potrebbe unire i due all’interno di un Parco Urbano gremito di migliaia di persone felici e curiose. Vasco e Liga sono due religioni avverse e l’evento potrebbe essere l’intersezione tra due passioni o il folle conflitto tra due popoli. Farà sorridere, ma noi non possiamo che immaginare, ad un certo punto, l’inizio del conflitto al fosso di Helm, nel Signore degli Anelli. E questo sì, che sarebbe un nuovo evento generazionale.
Daft Punk: infine. Ebbene, i Daft Punk. Ufficialmente sciolti lo scorso anno dopo soli quattro album, pochi tour e una leggenda cresciuta un pezzo epocale dopo l’altro, probabilmente l’unico evento dal vivo capace di attrarre due o tre generazioni impazzite con il desiderio sia di ballare, che di esserci, uno spettacolo incontrollabile per dimensioni e isteria collettiva. Qualcosa che se solo fosse annunciato farebbe accampare già oggi i primi matti, in attesa della venuta di due persone che si vestivano da robot quando l’intelligenza artificiale era molto lontano dalla nostra quotidianità. Insomma, del Parco Urbano, alla fine non vi rimarrebbe che qualche filo d’erba, ma ehi, di Woodstock non ricordiamo certo l’erba dei prati.
Un piccolo cartellone per Ferrara sotto le Stelle
Tricky + Puma blue: anche Ferrara Sotto le Stelle è a suo modo nostalgica, eppure sa benissimo come far incrociare il passato con il futuro. Non a caso dalla data dello scorso anno in cui gli Arab Strap rievocavano i 25 anni di Philophobia, ci siamo portati a casa soprattutto lo splendore di quell’esordio (già quasi un classico) di Daniela Pes. Così, visto che Tricky, nome leggendario degli anni novanta, ha appena dato alle stampe il suo Maxinquaye Reincarned (perchè Hell is round the corner la conoscete tutti, vero?) dove riscrive in parte il suo debutto, capolavoro del 1995, noi approfitteremmo dell’occasione per vedere finalmente in Italia Puma Blue, che da pochi mesi ha rilasciato il suo secondo disco, Holy Waters. Atmosfere simili, intensità vocale che guarda dritto in faccia a Jeff Buckley e ci fa pensare a quanta magia esista ancora oggi ogni giorno, lontano dai clamori di un sistema musicale italiano un pò troppo ingessato su sé stesso che fatica ad accogliere certe proposte.
King Hannah + Keaton Henson: una doppietta di qualità, più che di grossi numeri. Però, diciamolo, deve esistere lo spazio per una proposta che non sia (per niente) ostile e allo stesso tempo possa ritagliarsi lo spazio per un pubblico attento e curioso. Così, una doppia serata, aperta prima (e anche qui, per la prima volta, a quanto sappiamo) da un cantautore fragile quanto incredibile, quel Keaton Henson che continua a rubarci il cuore, anno dopo anno: ci credete? E subito dopo, visto che usciranno (ci ha detto un uccellino) con il secondo, attesissimo album, il duo degli King Hannah, che ha già ottimamente figurato nelle prime esperienze italiane, con il suo rock ruvido e sensuale. Se anni fa il festival ci ha regalato l’incredibile notte di Beirut e The National, possiamo ripetere una sera in combinata da leggenda, per chi ci vorrà essere?
Daughter + Anna B Savage: qui andiamo sulle voci femminili. Elena Torna, voce dei Daughter, tra l’altro con tracce italiane nel sangue (pur inglesissima) dovrebbe decisamente portare il suo gruppo a Ferrara. Perfetta per le atmosfere del Castello Estense, i Daughter hanno dato una nuova, convincente, prova di qualità con Stereo Mind Game, disco uscito l’anno scorso dopo diversi anni di silenzio. Poco appariscenti e parallelamente bravissimi, non suonano in Italia dal 2017 e non vedremmo l’ora di ascoltare fino ad farci esplodere il cuore d’emozione sui bassi fragorosi e l’emozionalità di Be on Your Way. Ad aprirli, giro di giostra per una artista che potrebbe tranquillamente avere già il palco principale della sera: la giovanissima, esile e geniale Anna B Savage. Uno dei dischi più belli dell’anno scorso, geniale nella scrittura e nel canto e una delle candidate, in futuro, all’amore di infiniti fan.
INFO: intanto per entrambe le manifestazioni ci sono già artisti annunciati, quindi se vuoi, scopri i programmi man mano sul sito del Ferrara Summer Festival e di Ferrara Sotto le Stelle!