Il Ministero ha deciso: varato al Liceo Scientifico Roiti un nuovo percorso didattico che prepara i futuri studenti di medicina e delle professioni sanitarie
Lo scientifico di Ferrara è stato individuato insieme ad altri 200 licei in tutta Iitalia
“Ferrara vanta un’importante tradizione nel campo degli studi universitari di medicina e delle professioni sanitarie. Non poteva quindi mancare – spiega il prof. Roberto Giovannetti, Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico Roiti – un percorso di studi rivolto agli studenti che, dopo le superiori, decideranno di studiare medicina oppure intraprendere una laurea triennale in campo sanitario. Il percorso di studi “Biologia con curvatura biomedica” ha proprio questo scopo: fornire una preparazione preliminare, orientare gli studenti, favorire scelte consapevoli in vista di studi universitari molto impegnativi. E’ un percorso riconosciuto a livello nazionale e siamo quindi molto soddisfatti che il Ministero dell’Istruzione abbia individuato il Liceo Scientifico Roiti tra gli Istituti che potranno attivarlo, già dall’anno scolastico in corso”.
Il Roiti ha partecipato a un apposito bando ministeriale e figura quindi tra i 200 licei italiani – tra scientifici e classici – che potranno attivare il nuovo percorso sperimentale di studi. E’ un percorso unico nella struttura e nei contenuti, indirizzato agli studenti a partire dalle classi terze. Prevede 150 ore, tra lezioni e laboratori, nell’arco di un triennio: 50 ore l’anno, che si terranno al pomeriggio e andranno ad aggiungersi al normale piano di studi. Quindi un impegno importante per la scuola e per gli studenti.
Il percorso di studi è stato istituzionalizzato, a livello nazionale, con un protocollo d’intesa firmato dal Dirigente Ordinamenti scolastici del Ministero dell’Istruzione e dal Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici italiani
“Molto importante per la riuscita del progetto è infatti la stretta collaborazione con l’Ordine dei Medici della provincia di Ferrara – spiega la professoressa Tullia Ravaioli, docente di scienze del Roiti e referente del progetto – a seguito di tale collaborazione, 20 ore di lezione annuali saranno tenute da docenti di scienze, 20 da medici individuati dall’Ordine, e 10 ore si svolgeranno sul campo, presso strutture sanitarie, ospedali o laboratori anch’essi individuati dall’Ordine. Così si riuscirà a dare agli studenti un supporto molto concreto, in termini di preparazione e orientamento, in vista dei futuri studi universitari in campo medico sanitario”.
Al percorso di studi potranno aderire, per quest’anno, circa 25 studenti, che approfondiranno soprattutto temi biomedici: per esempio anatomia, fisiologia, biochimica, biologia molecolare, microbiologia e igiene. Una cabina di regia nazionale monitorerà l’andamento e l’efficacia del progetto attraverso test periodici.
Al Roiti quindi già ai primi di ottobre inizieranno i corsi.