

Tra le tradizioni di San Silvestro che una persona può avere c’è anche quella di festeggiare il Capodanno con il proprio cane. Dentro l’abitacolo di una macchina. In un parcheggio semi-deserto, lontano da Ferrara e da qualunque altro centro abitato. Senza conti alla rovescia, senza bottiglie di spumante. Solo una coperta, l’indistinguibile rumore di sottofondo che c’è fuori e la voglia di tornare a casa a riprendere la vita di tutti i giorni, senza sentire il fragore dei tanti botti che vengono fatti esplodere tutt’attorno.
Storie del genere, nelle quali ci si può imbattere con una chiacchierata casuale, spiegano bene come la notte del 31 dicembre possa anche smettere di avere un’aura di festa per chi è proprietario di uno o più cani. In Italia il 22% delle famiglie (dati Istat 2024) ne ha almeno uno e difficilmente il problema dei botti è trascurabile. Nonostante ogni anno i Comuni emettano provvedimenti relativi ai fuochi d’artificio, non c’è angolo d’Italia in cui ci si può considerare del tutto al riparo. Anche solo un’ora o due di scoppi di petardi purtroppo causa ai nostri animali domestici migliaia di infarti, fughe e traumi (soprattutto sui cuccioli) che influiscono sulla loro qualità di vita futura. Per non parlare dei danni subiti dagli animali che vivono liberi sul territorio.
Chi condivide la propria vita con un cane – ma anche con altri animali domestici – si muove tra varie opzioni: rinunciare a festeggiare per stare chiusi in casa a tenere d’occhio i propri animali; cena con pochi intimi in casa possibilmente in zone isolate; spostamento verso zone naturali (montagna solitamente) in strutture pet friendly che vietano l’esplosione dei botti in tutta l’area circostante (con un dispendio economico non indifferente); supporto veterinario per i casi più gravi e appunto ricerca di zone isolate nei dintorni dove stare al riparo in auto fino a che i rumori non finiscono.
Insomma, ognuno fa di necessità virtù, rinunciando spesso al divertimento. Di fatto questa ricorrenza che per molti è significativa viene festeggiata in una maniera che tende a escludere la possibilità di parteciparvi senza incorrere in seri pericoli per chi ha animali. Probabilmente è tempo ci sia una riflessione su questo tema e si tenga conto con maggiore consapevolezza delle conseguenze che i nostri comportamenti hanno sugli animali e su chi vive con loro. Basterebbe iniziare dalle piccole cose, che tanto piccole non sono: per esempio pensarci 10 volte prima di lanciare un petardo in una zona abitata (dove è assai probabile siano presenti animali) o utilizzare giochi pirotecnici che non prevedano scoppi, se proprio si vuole far scintillare un po’ il proprio Capodanno. Non si tratta certo di rinunciare a festeggiare!
Per i proprietari ecco invece alcuni consigli per vivere il più serenamente possibile questa festa:
- Non lasciare i cani e i gatti da soli, ma soprattutto è il caso di evitare assolutamente di lasciarli in giardino nei giorni precedenti e successivi al 31 dicembre o di far uscire i gatti da casa! Spesso queste sono le cause più comuni di fughe o morti per infarto.
- Non portare i cani alle manifestazioni, di nessun tipo. Luoghi mondani affollati e rumorosi sono tendenzialmente da evitare, soprattutto durante le feste.
- La sicurezza data dalla prevedibilità degli eventi per un cane in una condizione di difficoltà è importantissima: aiutatevi impostando già dai giorni precedenti dei rituali legati al relax negli orari vicini alla mezzanotte (utilizzo di Kong o masticativi possono essere utili) e riproponeteli nei giorni precedenti e successivi oltre che la notte del 31.
- Evitare cambi repentini di routine, ma piuttosto piccole variazioni e accorgimenti sugli orari delle passeggiate e sulla scelta dei luoghi. Meglio scegliere spazi naturali e lunghe passeggiate rilassanti. La notte del 31 non si esce, quindi è opportuno aggiustare di conseguenza gli orari delle uscite.
- Aumentare i luoghi di rifugio/riposo e i punti acqua.
- Mantenere il volume di televisione o radio adeguato a sovrastare il più possibile i botti, ma senza esagerare, preferendo suoni rilassanti.
- Se ci sono ospiti a casa è bene far sì che il cane o il gatto possano scegliere liberamente se interagire o meno: non vanno isolati perché saranno loro a scegliere liberamente se essere coinvolti o meno nella socialità. Agli ospiti va spiegato che la cuccia è off limits e le interazioni non devono essere forzati, perché casa dev’essere sempre il luogo in cui i nostri animali si sentono al sicuro.
- Per chi è ospite a casa d’altri col proprio cane è ideale creare una zona sicura che comprenda l’essenziale (giochi, cuccia, ciotole, masticativi), preferibilmente in un’area tranquilla ma non del tutto isolata in cui possa godere della presenza delle persone ma senza sentirsi invaso.
- Per i casi più difficili di cani con forti paure o difficoltà è buona norma consultare un veterinario o un educatore che possa aiutare ad affrontare al meglio questa situazione.
È davvero importante non sottovalutare i danni e le ripercussioni che un trauma patito a causa dei botti può avere sulla qualità della vita dei nostri cani e gatti. Per cui è bene essere consapevoli: fanno parte della famiglia e come tali vanno tutelati e rispettati, non isolati e non trascurati. Prendersi cura di loro e dedicargli tempo di qualità, anche durante momenti delicati come il Capodanno, significa essere ripagati da un amore che non ha davvero paragoni.

Classe ‘92, sono nata ai piedi di piazza Ariostea e cresciuta dentro gelateria e bar Ariosto per tutti gli anni 90 insieme alla mia famiglia che la gestiva. Dopo che è venuto a mancare il mio papà abbiamo girato diverse zone della città traslocando ogni due anni circa e posso dire di aver abitato in ogni angolo di Ferrara. Ora che sono grande mi sono stabilita in campagna insieme a Caciotta, mio marito e il nostro gatto Ceres. La comprensione dell’altro è sempre stato il mio obiettivo e in mezzo a natura e animali ho sempre trovato il mio equilibrio e così ho deciso di dedicare la mia vita ai cani. Partendo dal volontariato e proseguendo come operatore al canile comunale di Ferrara mi sono formata con Terre del branco come educatrice ed istruttrice cinofila esperta in area comportamentale. A settembre 2024 ho terminato il lavoro da operatore in struttura e gennaio 2025 ho fondato Antei, la mia realtà cinofila attraverso la quale aiuto cani e persone a comprendersi e ritrovare un equilibrio. Oltre ai classici percorsi di educazione del cucciolo, recupero comportamentale di cani con problematiche complesse e pet sitting offro dei weekend mensili chiamati Antei Hygge che si svolgono in due giornate pratico formative per i privati e i loro cani, in cui affrontiamo varie tematiche quotidiane e risolviamo le difficoltà, dalla teoria alla pratica. Inoltre per tutta l’estate potete trovarmi con delle passeggiate gratuite a numero chiuso al parco urbano, per migliorare la gestione del guinzaglio e rendere più piacevole il quotidiano. Sono inoltre sempre stata convinta che il problema principale tra umani e cani sia la non osservazione e comprensione della specie senza antropomorfizzazioni: per questo mi dedico anche alla divulgazione attraverso la scrittura e altri progetti attualmente work in progress. Se volete saperne di più o usufruire dei miei servizi mi trovate sui social come @anteicinofilia