Si possono trovare novità facendo un salto all’indietro di ottocento anni? Secondo Roberto Manuzzi, musicista e docente del Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara, questa è senz’altro una delle ricette possibili per immaginare il futuro ed il contemporaneo in musica.
ARS ANTIQUA WORLD JAZZ ENSEMBLE è un esperimento, perfettamente riuscito, che ha l’obiettivo di creare nuova musica partendo da frammenti di testi e di musiche nate nel XIII secolo, in quel milieu culturale dei paesi del Mediterraneo, verso la fine del Medioevo, nel quale fiorivano le scuole poetiche e nascevano le lingue nazionali. Un periodo in cui le culture arabe, cristiane ebraiche e normanne si intersecavano tra loro.
Nella sua ricerca Manuzzi si è basato, tra gli altri spunti, sulle suggestioni ispirate dai sonetti di Giacomo (Jacopo) da Lentini, anticipatore di Dante Alighieri nella creazione di una lingua identificabile come “italiana”, nell’alveo della scuola siciliana alla corte di Federico II.
Dai sonetti di Giacomo da Lentini sono nati brani originali in bilico tra folk, musica etnica e jazz, dove spunta a tratti in modo spontaneo ed imprevedibile l’improvvisazione. Quest’ultima, come ribadisce il Maestro durante i concerti, è stata una costante di tutta la musica popolare per secoli, ma ha trovato collocazione anche nella musica più strutturata ed accademica dei secoli scorsi.
Le mescolanze sonore e letterarie danno vita ad un percorso difficile da definire, ma ricco di spunti e di rimandi suggestivi: idee musicali affidate alla voce sorprendente della giovanissima cantante Rachele Amore e ad un nutrito ensemble dove trovano posto flauti antichi, clarinetti, mandolino, pianoforte, ma anche chitarre elettriche, vibrafono, batteria e basso elettrico, in un mix imprevedibile che tuttavia restituisce intatta la bellezza delle liriche di otto secoli fa.
L’ensemble sta progettando una serie di concerti estivi ed è in procinto di registrare il suo primo CD in studio. Attualmente è in corso la prenotazione del disco sulla piattaforma di crowdfunding Ideaginger, nella quale sarà anche possibile fare donazioni per supportare la compagine, in gran parte costituita da giovani talenti che frequentano gli studi al conservatorio, a proseguire questo cammino verso la ricerca di nuove sonorità e di bellezza condivisa, per una musica condivisa “senza confini, né di tempo, né di etnia, né di luogo, né di religione”.
Per sostenere il progetto e prenotare il CD: https://www.ideaginger.it/progetti/ars-antiqua-world-jazz-ensemble.html
THE FLUTE ORCHESTRA – Una “Big Band anomala”
Sempre il prof. Manuzzi è tra gli ideatori insieme al suo collega Geoff Warren (Flauto Jazz) della FLUTE ORCHESTRA, che schiera una formazione davvero inusuale, ossia una big band in cui sassofoni, trombe e tromboni sono sostituiti da flauti traversi di varie dimensioni (incluso flauto basso e flauto contralto). Un’ensemble decisamente molto rara a vedersi, nata per esigenza didattica all’interno del Conservatorio dove entrambi i docenti insegnano al Dipartimento Jazz.
Tutto è nato dall’opportunità di partecipare al cartellone del Festival Jazz del Conservatorio, tenutosi al Jazz Club di Ferrara ad ottobre dello scorso anno. Al Festival, ideato dalla professoressa di canto jazz Marta Raviglia, parteciparono diversi gruppi formati da docenti ed allievi del dipartimento e da qui la concezione di dare risalto agli allievi della classe di flauto jazz.
Ferrara vanta un primato nazionale ovvero quello di possedere l’ unico corso di flauto jazz attivo in Italia, affidato da due anni a questa parte al Maestro Warren, musicista e didatta conosciutissimo sia in Italia che all’estero. La sua presenza ha consentito di attrarre numerosi allievi da ogni parte d’Italia ed oggi al conservatorio si è creata una folta classe di studenti di ottimo livello. Un’orchestra di flauti jazz rappresenta qualcosa di distintivo, un’innovazione nel panorama del jazz, nonostante non sia una novità assoluta. Esperimenti simili sono stati fatti negli anni ’60 anche in Italia con Gino Mastracci e Marlena Kessick, mentre sezioni intere di flauti (con flauto soprano e contralto) si possono trovare negli arrangiamenti di Gil Evans (per Miles Davis) e Claus Ogerman (per Antonio Carlos Jobim).
La Flute Orchestra è composta da una solida sezione ritmica con al pianoforte Pasquale Morgante (docente di composizione jazz del conservatorio Frescobaldi), Raffaele Guandalini al contrabbasso e Stefano Guarisco alla batteria.
La sezione flauti vedrà il Maestro Warren come solista, il Maestro Manuzzi alla Direzione ed uno schieramento di otto flauti impegnati nelle varie parti della sezione in un repertorio costruito per mettere in luce le potenzialità di un’ ensemble così caratteristico, proponendo arrangiamenti ad opera di Manuzzi di alcuni brani jazz e brani originali scritti dal geniale Warren. I flautisti sono: Lucia Paccamiccio, Ambra Bianchi, Matteo Scarcella, Roberta Fogli Iseppe Cavalieri, Vanessa Candela, Serena Semprini, Lucia Carleschi e Daniele Rocchetta.
Dopo l’esordio al Jazz Club di Ferrara lo scorso ottobre, durante il quale ha raccolto numerosi consensi, la Flute Orchestra si prepara per l’esibizione in programma per il 10 aprile alla Casa della Cultura di Tresigallo in occasione della XIV edizione dei Concerti con The.
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