di Clelia Antolini
Sono 30 anni che la nostra Ferrara è stata riconosciuta patrimonio Unesco; e pochi meno da quando anche il suo Delta del Po è stato aggiunto alla qualifica.
La prima città moderna d’Europa, che conserva quasi perfettamente i tratti sicuri di quel disegno antico. Spesso, da cittadini, non ci rendiamo del tutto conto della bellezza che ci circonda, della storia che tocchiamo con mano ogni giorno. Poi capita che arrivi un gruppo di turisti americani e che perda la testa davanti a Palazzo dei Diamanti, o nel centro di Piazza Ariostea.

Le fotografie non bastano per raccontare a parenti e amici la sensazione che si prova quando si osserva da vicino l’equilibrio imponente del vero Rinascimento. Tutto sembra al suo posto: le proporzioni, la luce, la distanza; è come entrare in un tempo sospeso, parallelo, fatto a misura d’uomo, della sua ragione e della sua aspirazione alla perfezione. La nostra fortuna è fatta di dettagli armoniosi, e del respiro della storia. Riconoscere questo patrimonio, ogni giorno, può diventare la nostra prima missione per regalare alla nostra quotidianità la meraviglia che merita.
La seconda, di conseguenza, è quella di celebrare questi 30 anni di riconoscimento Unesco, approfittando delle tante iniziative in programma, frutto della collaborazione tra Comune e diversi attori della cultura sul territorio.


Martedì 9 dicembre, il vero ‘giorno dell’anniversario’, la voce inconfondibile di Luca Ward interpreterà i versi de L’Orlando Furioso per un omaggio a Ludovico Ariosto, simbolo del patrimonio che festeggiamo. L’attore si affaccerà alle 19 dal balcone della Sala dell’Arengo del Palazzo Ducale, per declamare verso la Cattedrale, al pubblico che potrà assistere gratuitamente – con un cappotto degno del nostro dicembre.
Qualche settimana prima dell’evento, in occasione dell’accensione delle luminarie di Natale, i versi dell’Ariosto inizieranno a prendere vita sopra via Mazzini: una distesa di frasi illuminerà la strada dell’antico ghetto, in un allestimento davvero speciale. Da Piazza Trento Trieste alla Biblioteca Ariostea, l’omaggio luminoso al grande poeta non passerà inosservato.
Attesissimo anche l’evento dell’11 dicembre, alle 20.30, quando Angelo Branduardi sarà chiamato sul palco del Teatro Comunale a reinterpretare la musica alla Corte degli Estensi, in un parallelo tra passato e presente che omaggia una dinastia così attenta alle forme d’arte come quella Estense. Lo spettacolo La musica alla Corte degli Estensi, appunto, diventerà parte del suo progetto discografico Futuro Antico, nel quale fonde generi e epoche in una minuziosa ricerca filologico-musicale.
Infine, tra gli eventi di maggior rilievo, il primo videomapping al chiuso della nostra città: 6, 7, 8, 13, 14, 20, 21 dicembre, all’interno della chiesa più simbolica di Ferrara, San Paolo, Triumphus Lucis. Il videomapping animerà la navata centrale e sarà sempre a cura di Sara Caliumi e Andrea Bernabini, che ormai abbiamo imparato a conoscere per le atmosfere che ci hanno regalato negli anni, riportando in vita le facciate del Palazzo dei Diamanti, del Castello e di Palazzo Ducale.
Tra pochi giorni, in conferenza stampa, verranno svelate le ultime sorprese legate al Natale. Ma ormai il conto alla rovescia è iniziato, e l’agenda comincia a riempirsi.
Anche i Grinch della redazione ormai si stanno ammorbidendo grazie all’insistenza della fazione ‘magia-delle-feste’. C’è qualcosa di più magico della nostra incantevole città patrimonio Unesco durante le feste?