

Questa cosa che Ferrara 500 anni fa fosse New York ormai è stata ribadita talmente tante volte che inizia ad essere credibile. In effetti i conti tornano: mentre da un lato New York non esisteva ancora, dall’altro Ferrara risaltava nel pieno del suo splendore rinascimentale, tra un piano urbanistico innovativo, e un’invidiabile modernità di pensiero – per l’epoca, si capisce.
Ma oggi, a meno di un mese da Natale, il confronto diventa d’obbligo: la città del Natale, faccia a faccia con la metropoli americana, famosa per i suoi allestimenti natalizi.

Noi, popolo di docili meravigliose creature in possesso di un albero di Natale già ben allestito nel nostro soggiorno (e qualche ghirlanda qua e là – giusto un paio, non di più), siamo fortunati ad aver ritagliato qui il nostro posto nel mondo; perché Ferrara non ha mai scherzato sulle feste invernali, ma, passo dopo passo, sta raggiungendo Rovaniemi. Questo 2025, anno del trend natalizio più classico, quello rosso e oro, tartan e orsetti, Ralph Lauren e old money, si prospetta esemplare, dal programma degli eventi alle decorazioni. Lo sentite quel brividino di freddo e tenerezza che vi scorre lungo la schiena? Allora indossate il vostro pigiama di pile, le vostre ciabattone UGG, copritevi con il vostro plaid a scacchi, tenete la vostra tazza di Chai a portata di mano, e preparatevi ad appuntare le date importanti.
Sua maestà, l’albero di Natale
Qualche giorno fa, a fine novembre, è arrivato lui, il grande protagonista sempreverde della magia natalizia: un abete rosso – in trend – di 15 metri, 40 quintali e più di 50 anni. Era ancora buio quando, sdraiato sul suo camion, ha raggiunto Piazza Trento Trieste, e da allora si sta lasciando preparare, come una Daphne Bridgerton Basset prima di un ballo qualsiasi, per l’accensione dall’8 dicembre alle 17. Alberello prodigio: per questo ingresso in società, il bell’abete ha lasciato Stellata da Bondeno, dove fu piantato nel 1975 dalla signora Barbieri, dopo la sua prima esperienza da albero di Natale. Ci meritiamo questa professionalità. Oggi se ne sta quatto quatto sotto il peso degli 8000 metri di lucine che, tra pochi giorni, lo renderanno una star, tra le note della Ferrara Film Orchestra con Movie Xmas Song. Come sempre, abbiamo grandi aspettative.

(Tantissime) lucine
Le luminarie? Ne abbiamo eccome. 130 km di lucine, ormai consolidati, stanno già risplendendo sulle vie del centro. Se si pensa per un secondo alla comune abitudine di srotolare i fili ingarbugliati prima di posizionarli, sarà facile sbalordirsi all’idea che, facendo la medesima operazione, si potrebbe raggiungere comodamente la bellissima Rocca di Meldola, provincia di Forlì-Cesena, con uno scarto di qualche chilometro.

Il Natale in una città patrimonio UNESCO
Martedì 9 dicembre, consigliamo ai lavoratori dipendenti in turno di chiedere un permesso dalle ore 17, per avere il tempo di coprirsi bene, raggiungere il centro, acquistare un bombardino/vin brulé/cioccolata calda sulle bancarelle e posizionarsi sotto al balcone della Sala dell’Arengo del Municipio. Per capirci meglio, spalle alla Cattedrale, guardando Palazzo Ducale. Alle 18, la voce unica inconfondibile di Luca Ward declamerà un passo de L’Orlando Furioso da quel balcone: a Ferrara quest’anno si festeggiano infatti anche i 30 anni dal riconoscimento Unesco, e proprio per questo via Mazzini sarà illuminata con i versi della prima ottava de L’Orlando Furioso. Davvero da non perdere.
Un Natale (anche) per i più piccoli
I vostri bimbetti non amano l’Orlando Furioso? Ok, abbiamo margini di contrattazione. Dal 6 dicembre, tutti i weekend, potrete promettere loro un pomeriggio con il Grinch, dentro al Chiostro di San Paolo, magari con laboratorio creativo e una visita alle installazioni luminose. Il 20 e 21 dicembre ci sarà pure il Regno di Ghiaccio di Frozen. Il 13 e 14 dicembre, in Castello, potrete portarli al Polo Nord (e non lasciarli lì, però, che è quasi Natale…): con queste premesse, un’oretta sotto al balcone dell’Arengo potrebbero decisamente concedervela.


Un videomapping stupendo e la neve assicurata
Invece, sicuramente metteranno tutti d’accordo le installazioni della Chiesa di San Paolo e della Rotonda Foschini. Triumphus Lucis è il titolo del videomapping che dal 6 al 21 dicembre colorerà la navata della Chiesa di San Paolo, a cura di Andrea Bernabini e Sara Caliumi. Mentre, con la professionalità di Giuliacci-figlio, possiamo dire che dal 13 dicembre al 4 gennaio, nevicherà in Rotonda Foschini. Spolverate i vostri Moon Boot che finalmente potranno – circa – rivedere la neve senza costringere a finanziamenti, mutui e ipoteche per settimane bianche stressanti.

Christmas vibes, Christmas vibes ovunque
Per-grandi-e-piccini anche la divertentissima visita guidata al Castello, Storie di cuochi alla Corte Estense, prenotabile sul sito di InFerrara per l’8 dicembre. Tante curiosità e giochi sulla cucina estense all’epoca di Messisbugo, che potrebbero persino darvi qualche idea originale per l’infinita lista di cene e pranzi che dovrete ospitare in questo mese.
Al di là degli eventi programmati, Ferrara sta per sprigionare le sue Christmas Vibes anche per una semplice passeggiata. Nei negozi pulsa un cuore rosso, verde e oro, mentre le vetrine addobbate fanno invidia a tutti i possessori di gatti difficili. I ristoranti hanno luci sempre più calde e profumi sempre più forti. I lampioni arancioni si sentono lanterne, e la nebbiolina sembra voler sostituire l’effetto ovattato della neve.
Siate sinceri, favolosi amanti delle feste: persino la ricerca dei regali non è poi così stressante quando si svolge tra stelle, abeti, palline e profumo di cannella. Dopo aver fatto spese, ci si può riposare al bar, con una cioccolata fumante, oppure si possono noleggiare due pattini sotto le torri del grattacielo, per sentirsi un po’ sul laghetto di Central Park.

Jingle bells e altri concerti (gratuiti!)
E la musica! I negozi stanno già sfoggiando le più raffinate playlist di Natale; da Frank Sinatra a Michael Bublè, in pochi passi. A questo proposito, una sola raccomandazione per i commercianti, a favore dei tanti concorrenti della Whammageddon: dal 1 dicembre limitate le riproduzioni di Last Christmas per non perdere troppi clienti spaventati dalla sfida. Ebbene si, per chi non lo sapesse, dall’1 al 24 dicembre, moltissime persone – prevalentemente millennials – si divertono a sopravvivere cercando di evitare di ascoltare la nota canzone degli Wham!. Ricordiamo due regole fondamentali: innanzitutto, è proibita solo la versione originale, e poi non è mai consentito indurre all’ascolto gli amici giocatori. Non si scherza sulla Whammageddon.
Fuori pericolo anche per i concorrenti, consigliamo il concerto gospel del 14 dicembre, alle 17, nel cortile del Castello. Sempre ad ingresso gratuito. Niente di più tradizionale del gospel, per i veri amanti del Natale.

Infine – perché stiamo parlando di soli 24 giorni – potrete scegliere di rivedere i classici delle feste in grande, il 20 e 21 dicembre, grazie alla rassegna in Sala Estense Christmas Cine Week. No, non è in programma Una poltrona per due, ma per quello c’è Netflix, o Prime, o Sky, o qualsiasi canale tv. I film protagonisti (e gratuiti!) saranno Il Grinch, Nightmare Before Christmas, Il canto di Natale di Topolino e La bella e la bestia magico Natale e, ovviamente, Mamma ho perso l’aereo.
Le luci sono accese. L’albero pronto. Non resta quindi che rinfrescare il maglione brutto, comprare le cannella e cercare la carta da regalo, ‘che so di averla da qualche parte ma non ricordo dove’. Abbiamo tutto l’anno per fingere di essere cinici e insensibili, per proteggerci dai sentimenti positivi, per lamentarci del lavoro, delle bollette, del governo; non è incredibile potersi prendere una pausa ora? Non è rilassante lasciarsi emozionare dal luccichio delle feste e dai più scontati film Hallmark?
Anche il Grinch ha bisogno di un lieto fine. Il 2025 si avvia alla conclusione, questo deve essere il nostro lieto fine. Inventatevi le risposte più creative alle domande impertinenti dei parenti, sorridete davanti all’ennesimo inutile orsetto Thun (pensando che chi ve l’ha regalato ha anche speso davvero troppo), godetevi un dolce in più, regalatevi un mese leggero in una vita pesante, che per i bilanci c’è sempre tempo. I problemi vi aspettano nel 2026? Che aspettino, anche il 2026 avrà un Natale per tornare a dimenticarli.


Clelia nasce a Ferrara il 5 gennaio 1988, in una famiglia di artisti che tenta di salvare la creatura dal tremendo e precario mondo dell’arte, per più di 20 anni. A maggio 2017, nell’Aula Magna del DAMS di Bologna, mamma Alessandra-musicista e papà Franco-restauratore accettano di aver cresciuto una cantante laureata in Storia Dell’Arte. Oggi è copywriter per l’agenzia Dinamica, scrive racconti brevi per amore delle parole, e collabora con le associazioni culturali ARCI Contrarock ed Officina MECA.