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12 Settembre 2020 - 27 Settembre 2020
Un leone nell’armadio – personale di Chiara Sgarbi

Sabato 12 Settembre alle ore 18.00 presso la Galleria del Carbone, inaugura la mostra personale di Chiara Sgarbi dal titolo “Un leone nell’armadio”. Verranno esposti recentissimi lavori che definirli “collage” non dice tutto del lavoro di ricerca di Chiara Sgarbi che nella breve presentazione scrive: “Esseri strani, grotteschi, qualche volta persino mostruosi ma anche ironici e teneri, costruiti con parti di generi diversi, esperimenti di laboratorio, in un’epoca nella quale la scienza sembra non avere più confini, neppure etici o morali.” Invitiamo il pubblico a visitare l’esposizione al Carbone per entrare nel mondo onirico e fantastico di Chiara Sgarbi.
La mostra patrocinata dal Comune di Ferrara, sarà visitabile fino a domenica 27 Settembre 2020.
Durante la manifestazione verranno rispettate le distanze previste dalle ordinanze e decreti vigenti.
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UN LEONE NELL’ARMADIO
“Il Surrealismo è la magica sorpresa di trovare un leone nell’armadio dove si voleva prendere una camicia” ( Frida Kalo )
Esseri strani, grotteschi, qualche volta persino mostruosi ma anche ironici e teneri, costruiti con parti di generi diversi, esperimenti di laboratorio, in un’epoca nella quale la scienza sembra non avere più confini, neppure etici o morali.
Mi piace prendere visione del mondo attraverso chiavi di lettura inedite, mi interessano tutti i punti di vista possibili dai quali si può osservare lo stesso fenomeno, sino a prendere in considerazione l’improbabile e pensarlo possibile.
La tecnica del collage mi permette di giocare con le immagini in questo senso, autenticità e contraffazione si mescolano, diventando anche metafora dei nostri tempi. Col mio lavoro posso stravolgere le gerarchie, rivoltare le convenzioni, inventare combinazioni.
E’ soprattutto un lavoro di improvvisazione perché le figure sono anarchiche: non sono io che trovo loro ma loro che trovano me. Cercare e trovare qualcosa di preciso tra le figure dei libri antichi o delle riviste vintage che “cannibalizzo” è quasi impossibile: devo fare con quel che c’è ed è la parte più interessante del processo creativo.
Forse perchè sono anche illustratrice, non rinuncio all’aspetto narrativo: si tratta sempre di piccoli aneddoti, micro-narrazioni, un invito a prendere l’abitudine di osservare le cose e i fatti da punti di vista diversi e inediti, a immaginare come potrebbe essere e a chiedersi “perchè no?”.
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