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Spirito

5 Gennaio 2019 ore 20:30

Spirito DISCO ** Daniele Baldelli + G&D

SABATO 5 GENNAIO 2019

** SPIRITO DISCO **
dalle 20-30 alle 3 del mattino

Dinner time Stefano Pariali Vdj ( 20.30 – 23.00 )

Main Floor
DJ DANIELE BALDELLI
Dalla sala da ballo pubblica alla discoteca, dal smooch allo shake, dall’orchestra al deejay. Daniele Baldelli, uno dei primi deejay italiani, parla e svela i segreti di un’epoca.
Prima degli anni ’70, la discoteca non esisteva. Nella sala da ballo regnava musica dal vivo. Successivamente, la gente ha iniziato a ballare dischi come alternativa o come interruzione musicale per le orchestre. Qui, abbiamo visto la nascita dei primi dee-jays. Dovevano semplicemente mettere su un disco dopo l’altro. Sarà solo più tardi quando saranno in grado di sovrapporre uno o più pezzi, mescolando canzoni … esprimendo le proprie capacità. Diventeranno artisti abili nel suonare con i dischi, raggiungendo standard elevatissimi, divulgando tutta la loro esperienza e conoscenza musicale. Investire nella ricerca e nelle tecniche musicali. Proviamo insieme, in questo affascinante viaggio di scoperta in una professione che ha fatto storia ……
Il 1969 vede la nascita professionale di Daniele Baldelli.
Tutto è iniziato, quasi per caso, quando era un giovane. Fu scoperto da un talent scout che era il proprietario del TANA CLUB DISCOTEQUE (ed era stato in Francia, dove aveva visto alcuni music bar chiamati: discoteche). Così è stato intervistato dal proprietario della discoteca che gli ha offerto il lavoro di “mettere su i dischi” dato che la parola Disc-Jockey, almeno in Italia, non era ancora stata coniata.
Né il mixer né il dispositivo pre-ascolto esistevano, il suo compito era limitato alla programmazione dei record uno dopo l’altro che era già stato scelto dal proprietario della discoteca.
Hai iniziato abbassando il volume di uno dei giradischi da 45 giri al minuto e, allo stesso tempo in cui lo stavi ascoltando, hai iniziato a alzare il volume dell’altro giradischi dove l’altro 45 era pronto. Naturalmente il missaggio non esisteva, perché non era un grosso problema se si sentiva uno spazio vuoto o muto tra le due canzoni. Era l’alba del Dee-Jay, un lavoro ancora da inventare.
Daniele Baldelli, quindi, non aveva un modello a cui potesse riferirsi e non aveva strumenti di missaggio (che sarebbero arrivati ​​più tardi), iniziò a sperimentare e inventò metodi che permettessero alla sua musica di avere un certo flusso. In breve, non gli piaceva la pausa tra un disco e l’altro.
Dal momento che non aveva cuffie o dispositivi pre-ascolto, cercò di ascoltare il rumore prodotto dall’ago quando stava per iniziare la prima traccia, per capire il momento esatto in cui doveva alzare il volume e saltare nel scanalatura.
Alla fine, avrebbe segnato le diverse variazioni di velocità sul giradischi “LENCO” per avere un punto di riferimento, o avrebbe persino attaccato etichette adesive ai dischi per mostrare il punto esatto, dove avrebbe inizio la musica (una pratica successivamente copiata dal grattando dee-jays, virtuosi dei dischi in vinile e delle competizioni DMC).
Nel 1970 si trasferisce al TABU CLUB di Cattolica. La musica che suonava in quei giorni poteva forse essere divisa in due grandi categorie: la musica bianca, principalmente dall’Europa e la musica nera principalmente dall’America. Ovviamente stiamo parlando dei 45 rpm (o dei 7 pollici) che in quei giorni sarebbero costati 600 lire. L’album, che costava 3.300 Lire, era quasi sempre una spesa inutile, perché l’unico pezzo di ballo che conteneva era anch’esso uscito a 45 anni. Quindi, in quell’anno, c’era un misto di dischi europei, che erano quasi sempre allegri brani commerciali, al fianco di dischi soul americani, rhythm and blues e funk di artisti come Arthur Conley, Joe Tex, Wilson Picket, James Brown, Rufus Thomas, Lyn Collins, ecc. Ottenere naturalmente questo materiale non è stato sempre facile.
Di solito il Dee-Jay era limitato ai servizi dell’unico negozio di musica presente nella loro città. Daniele Baldelli, invece, era solito prendere il treno e andare a Lugano (c’era un negozio chiamato Radio Columbia), e qualche volta andava persino a Parigi, dove riusciva sempre a trovare documenti importati.
Un’altra tendenza delle serate nella discoteca degli anni ’70 era che la musica veloce veniva ballata come la “scossa”, alternandosi a danze lente. La proporzione era 5 frullati e 5 balli lenti, poi negli anni 30 minuti di shake e tre balli lenti.
Nel 1974-75 aprì il BAIA DEGLI ANGELI, un club che segnò sicuramente l’inizio storico delle discoteche in Italia.
Situato su una collina a GABICE MARE (PS) di fronte al mare, è stato progettato su diversi piani comunicanti. Una struttura completamente bianca con una vista panoramica, con molte innovazioni come una console di deh-jay (che era un ascensore in vetro, che permetteva al dee-jay di spostarsi dal primo piano a un secondo piano mantenendo una visione d’insieme delle varie piste da ballo interne ed esterne), aveva un braccio meccanico con una gabbia, simile al tipo usato per riparare i cavi dell’alta tensione, pieno di effetti luminosi che potevano anche essere spostati sulle varie piste da ballo. C’era anche una piscina interna (con pista da ballo) e anche una esterna, una grafica d’avanguardia e orari di apertura mai visti prima: la gente poteva ballare fino alle 5 o alle 6 del mattino. La discoteca era io.

G&D
( Gino Grasso + Dino Angioletti )
si potrebbe dire “When Disco meets House”. background diverso da dj ma convergente, con ormai più di dieci release alle spalle: dal primo EP Sometimes sulla mitica edits label No more Hits, passando per L’EP Boogie Night , un paio di Remix Far out Recordings tra cui il remix dei Banda Black Rio Ufficiale Loise Lane, Un Remix per Dimitri from Paris e Dj Rocca al Interno dell’EP Disco Shake, ed infine la loro Own label di Edit G&D Recordings…con il Volume 1 sold out in 15 gg entrato persino ai primi posti della Rush Hour e Juno chart. Due edits, tra cui la Hit Free Blow Dub traccia n°9 nella classifica DEKmantel 2018, sono entrati nella Compilation we Know How To Boogie sulla Major BBe di Londra ed infine la loro Own label di Edit G&D Recordings.

a cura di ARCIGAY FERRARA
Culture floor ( Dance Floor Queer )
Cat dj
Nipote di Mubarak dj

Cena solo su prenotazione
dalle 20.30 alle 23.00 ingresso gratuito
dalle 23.00 alle 3 ingresso 12 euro con drink inclusa
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info club e cena : Andrea Bertelli 3391182083
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Spirito Disco
Via Rondona 11 Vigarano Mainarda – Ferrara
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Luogo

Spirito
Via Rondona 11
Vigarano Mainarda, 44049 Italy
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