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Libreria Libraccio Ferrara

5 Ottobre 2018 ore 18:00

“La Cina (si) racconta” Presentazione delle opere vincitrici

Venerdì 5 ottobre

ore 18:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

In collaborazione con “Elba Book Festival” e con

Università per Stranieri di Siena”

Premio Lorenzo Claris Appiani

Per la traduzione letteraria

“La Cina (si) racconta”

Presentazione delle opere vincitrici

“Il Podestà Liù e altri racconti” di Yan Lianke

(Atmosphere) e di

“Lanterna e il distretto dei ciliegi” di Jia Pingwa

(Elliot)

Un assassino impenitente che il giudice vuole a tutti i costi salvare dall’esecuzione e che, dopo la morte, i suoi compaesani celebreranno come eroe. Un giovane uomo che pur di sposarsi partecipa a una grottesca lotteria, la cui posta in gioco è farsi mettere in galera al posto di un altro. Un’orfanella così innocente che riesce ad ammansire il suo virtuale stupratore, ma che nulla può di fronte all’avidità e all’indifferenza della gente. E poi un vulcanico funzionario comunista che fa arricchire il suo popolo inducendolo a emulare le gesta di una prostituta, un giovanissimo soldato che chiede al superiore il permesso di andare al funerale della madre, ma quando questo glielo accorda di partire non ne vuole più sapere, e infine un gruppetto di amici giurati che, non sapendo cosa fare, decidono di picchiare le loro mogli, venendo infine travolti loro stessi da un parossismo di violenza… Questi sono i personaggi delle sei novelle presentate in questa raccolta, fra le più importanti e significative dell’autore. Esse, offrendo uno spaccato del mondo poetico di Yan Lianke, caratterizzato da uno stile ora carnevalesco ora tragico, ora surreale, ora lirico, ci aprono uno squarcio sul destino di alcuni degli emarginati della Cina di oggi, rivelandoci nello stesso tempo le dinamiche di potere – e la violenza che si cela alle sue spalle – in cui tale destino è avvolto.

 

Yan Lianke, nato in Cina nella provincia contadina dell’Henan nel 1958, a 20 anni, non potendosi permettere di proseguire la sua istruzione, sceglie la carriera militare e si occupa di redigere i testi della propaganda comunista. Laureatosi nel 1985, torna poco dopo alla vita civile, e comincia la sua carriera di scrittore, premiata con i due più prestigiosi premi letterari cinesi (Lu Xun e Lao She). Molti dei suoi lavori, tra i quali Servire il popolo (Einaudi, 2006) in cui prende in giro i precetti maoisti e Il sogno della città dei Ding (nottetempo, 2011, finalista al Man Asian Literary Prize), nel quale denuncia l’epidemia di AIDS nelle campagne cinesi, sono stati sottoposti a censura in patria. Sempre per nottetempo, ha pubblicato nel 2013 Pensando a mio padre. Nel 2013 è stato tra i finalisti del Man Booker International Prize e nel 2014 è stato premiato con il prestigioso Franz Kafka Prize.

 

Negli uffici amministrativi di Yingzhen, il Distretto dei ciliegi, arriva Lanterna, una giovane donna molto bella che, scorrazzando in motocicletta con i suoi irrinunciabili tacchi alti e i capelli al vento, si dimostra ben presto funzionario acuto e capace, a cui viene affidato il nuovo Ufficio affari generali con l’incarico di risolvere le innumerevoli dispute fra gli abitanti e gli apparati statali. La direttrice Lanterna sembra essere in grado di mantenere il delicato equilibrio nei villaggi più poveri, in cui anche un pugno di noci diventa una ricchezza, e nel suo operato al di sopra degli interessi particolari e personali prende spunto dagli scritti di Yuan Tianliang, vicesegretario col quale inizia una corrispondenza sempre più intima, che sfiora i toni dell’amore. Le infinite piccole storie narrate con ironia, realismo ma anche con grande poeticità in questo poliedrico romanzo sono come tasselli di un vasto mosaico che riproduce la Cina rurale contemporanea, molto lontana dal nostro immaginario abituale. E il suo fascino risiede proprio in una inaspettata convivenza fra tradizione e modernità, usanze contadine e politica di partito, in cui le vite di decine di personaggi si intrecciano indissolubilmente con il destino di un paese che trova nel contrasto la sua cifra identitaria.

 

Jia Pingwa nasce nel 1952 nella profonda campagna cinese della provincia settentrionale dello Shaanxi, protagonista di tutta la sua opera. Scrittore osannato dalla critica e amatissimo dai lettori cinesi per la sua straordinaria capacità di narrare le storie e i costumi locali della sua terra in un felice connubio di satira e poesia, Jia Pingwa inizia la sua carriera negli anni Ottanta conquistando subito l’attenzione della critica. Romanziere prolifico e pluripremiato, è considerato una delle voci più importanti della narrativa cinese contemporanea

 

Partecipano all’incontro

Marco Fumian, Barbara Leonesi

e Caterina Viglione

Modera l’incontro Anna di Toro

Università per Stranieri di Siena

Luogo

Libreria Libraccio Ferrara

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