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Biblioteca Ariostea

30 Settembre 2021 ore 17:00
|Evento ricorrente (vedi tutto)

Un evento il 8 Ottobre 2021 alle 17:00

Un evento il 19 Ottobre 2021 alle 17:00

Un evento il 4 Novembre 2021 alle 17:00

Un evento il 17 Novembre 2021 alle 17:00

Un evento il 2 Dicembre 2021 alle 17:00

Un evento il 14 Dicembre 2021 alle 17:00

Un evento il 12 Gennaio 2022 alle 17:00

Un evento il 25 Gennaio 2022 alle 17:00

Un evento il 10 Febbraio 2022 alle 17:00

Un evento il 22 Febbraio 2022 alle 17:00

Un evento il 7 Marzo 2022 alle 17:00

DANTE700 Uno sguardo sul Sommo Poeta a settecento anni dalla morte

Ciclo di conferenze a cura di Gardenio Granata

Tanti sono i modi per avvicinarsi a Dante e tutti hanno una loro dignità. Però occorre evitare di trasformare un poeta, seppur sommo, in un personaggio legato ai più variegati aspetti della contemporaneità, snaturandolo. Dante è l’espressione più intimamente profonda del Medioevo, sia a livello della sua sensibilità vuoi delle correnti di pensiero che lo attraversano. La vera “modernità” del Nostro sta dentro un viaggio e le sue inquietanti motivazioni. In particolare laddove nell’ “incipit” ci narra di uno smarrimento che, nel cromatismo buio di quella selva, luogo delle paure e delle ansie, esemplifica il dramma di un uomo senza punti di riferimento, lacerato da una solitudine priva di conforti. Un uomo consapevole degli errori commessi, e soprattutto dell’infelicità quale esito inevitabile di colpe e peccati. Un naufrago bisognoso di un approdo. Lo troverà nella fattispecie in un altro grande poeta del passato che gli farà da guida…
Uno sguardo su Dante significa dunque la ineludibile necessità di non fermarsi, di iniziare un percorso accidentato dove fare i conti “in pro del mondo che mal vive”. Ecco perché l’oltremondo è in continuo  rapporto con quello reale alla ricerca non del tempo perduto, ma di un futuro liberatorio che ha un prezzo da pagare con coraggio! Dante mai scorda il male fatto e patito e come un giudice chiama alla sbarra gli imputati lungo un ininterrotto e visionario catalogo degli scellerati d’ogni sorta e dei generosi che albergano ai piani alti, “dove tutto è paradiso”, luminoso giardino dei beati. La metafora vegetale “in fieri” (dalla selva oscura alla candida rosa) non è solo un artifizio poetico d’alto livello, bensì indica le tappe di un viaggio della mente mai dimentica della propria città, dell’Italia, dell’universo umano. Qui si cercherà di seguirne le tracce “fantastiche” per rendere il giusto omaggio ad una grandezza senza pari. Una poesia che si presenta come una visione del mondo, l’immensa fatica di un pellegrino che affronta i propri e altrui casi umani in vista di una salvezza complicata ma non impossibile.  Gardenio  Granata


PROGRAMMA

venerdì 11 giugno 2021
Il peccato della “curiositas”: un progetto metamorfico nella Commedia dantesca

giovedì 17 giugno 2021
Per altre dimore…
Il significato dei “Danti dormienti” nelle antiche illustrazioni della Commedia

mercoledì 15 settembre 2021
E se “amar” non fosse amare? Una rilettura della passione fra Paolo e Francesca in Inferno V. L’ombra di Guido Cavalcanti

giovedì 30 settembre 2021
“Per altezza d’ingegno” (Inferno X, 59): l’incomprensione laica del viaggio dantesco

venerdì 8 ottobre 2021
“Ciò che mi tormenta più che questo letto” (Inferno, X, 78) La cecità dello scontro politico. Dante e Farinata: una polemica senza fine.

martedì 19 ottobre 2021
“Quell’ingrato popolo ti si farà nemico”: Sodomia. Profezia (Inferno XV, 61). Il mistero di Brunetto Latini

giovedì 4 novembre 2021
“Lascio lo fele e vo per dolci pomi…” (Inferno XVI, 61) Dai sodomiti a Gerione

mercoledì 17 novembre 2021
“Dicer del sangue e delle piaghe…”: lo spettacolo della morte in Inferno XVIII

giovedì 2 dicembre 2021
Dante tra Ulisse Adamo: alle frontiere del proibito. Dalle “migliori acque” alla “piccioletta barca”.

martedì 14 dicembre 2021
Il fascino dell’antica strega. “Io volsi Ulisse…” (Purgatorio XIX, 22…).
La simbologia delle sirene dantesche.

mercoledì 12 gennaio 2022
Il conte Ugolino: quando la politica diventa tragedia (Inferno XXXIII)

martedì 25 gennaio 2022
“Ahi serva Italia…”: una lettura politica di Purgatorio VI

giovedì 10 febbraio 2022
“Trasumanar significar per verba…” (Paradiso I, 70): ineffabilità e progetto metamorfico nel Paradiso.

martedì 22 febbraio 2022
“Qual si partìo Ippolito d’Atene…” (Paradiso XVII): Cacciaguida e l’amara profezia dell’esilio

lunedì 7 marzo 2022
“L’aiuola che ci fa tanto feroci” (Paradiso XXII, 151): Cicerone, Dante, Leopardi e Pascoli


Oltre agli incontri in Sala Agnelli con la presenza del pubblico, sul canale YouTube del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara
(https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg)
saranno via via inserite le seguenti conferenze relative al tema

“DANTE e FIRENZE”

  • Inferno: VI,  la figura di Ciacco
  • Inferno: VIII, Filippo Argenti, 31-63
  • Inferno: X, Farinata Degli Uberti, 22-93
  • Inferno: XV, 58-78 “Ma quell’ingrato popolo maligno… ti si farà, per tuo ben far, nemico…..
  • Inferno: XVI, 73-75: «Sostati tu ch’all’abito ne sembri/ essere alcun di nostra terra prava».
  • Inferno: XXIV, 143-151 Parole duramente profetiche del ladro Vanni Fucci che coinvolgono il Nostro e Firenze.
  • Inferno: XXVI, 1-12 : «Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande che per mare e per terra batti l’ali…»
  • Purgatorio: VI, 127-151 Digressione su Firenze.
  • Purgatorio: XI, 114 Conclusioni di Oderisi da Gubbio riguardanti Firenze.
  • Purgatorio: XIV, 29-66: Discorso di Guido Del Duca sulla decadenza della valle dell’Arno e sull’operato politico di Fulcieri da Calboli (incarico podestale a Firenze).
  • Purgatorio: XX, 73-75: Parole di Ugo Capeto che finiscono con un riferimento a Firenze.
  • Paradiso IX 127-142: Folchetto da Marsiglia (ecclesiastici trasformati da “pastori” in “lupi”
  • Paradiso: XV- XVI-XVII: Cacciaguida
  • Paradiso: XXV, 1-12 (nostalgia di Firenze e illusione di un glorioso ritorno)
  • Epistola VI: Agli scelleratissimi Fiorentini

Dante Alighieri, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri, (Firenze, 1265 – Ravenna, 1321), poeta, scrittore e politico italiano, muore a 56 anni a Ravenna, nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321, dopo aver contratto la malaria nella valli di Comacchio di ritorno da Venezia.

Gardenio Granata è nato a Venezia e si è laureato in Filosofia all’Università di Bologna. È stato Lettore di Lingua e cultura italiana presso l’Université di Libreville in Gabon e ha tenuto un corso dantesco all’Università di Ferrara dove ha conseguito la nomina di Cultore di Letteratura Italiana. È stato, inoltre, docente di Storia e Filosofia poi di Italiano e Latino ai Licei Ariosto e Roiti di Ferrara. Ha tenuto innumerevoli conferenze in Italia e all’estero sui classici greci e latini. Si occupa da lungo tempo di Dante con “Lecturae” in Italia, Olanda, Francia, Stai Uniti, Spagna e Romania.

Luogo

Biblioteca Ariostea
Via delle Scienze, 17
Ferrara, Italia
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