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Palazzina Mof
12 Maggio 2018
Convegno distrettuale Vie d’acqua
Il Convegno si propone di fornire occasione e spunto di riflessione e approfondimento sul futuro del nostro territorio, focalizzandosi in particolare su quelle aree che sono caratterizzate ed interessate dall’attraversamento di vie d’acqua, e sulle politiche attive e possibili di valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio fluviale, urbano ed extraurbano.
Gli insediamenti umani, dai primordi, tutto ciò che è stato costruito fin dalle origini, ha trovato ragione della sua dislocazione nella presenza dell’acqua.
Le città si sono generate dalla prossimità con l’acqua, di un fiume, di un lago, del mare. E la sua vitale importanza ha portato alla realizzazione, in tutte le epoche, di capillari opere di idraulica, nei centri abitati e nelle campagne.
I fiumi e i canali, fino al XX secolo, hanno costituito vie d’acqua insostituibili e la caduta in declino del loro utilizzo ha viaggiato di pari passo con un grave e progressivo processo di degrado del paesaggio circostante: da qui la necessità di recupero quale motore di rigenerazione urbana e territoriale.
In questa visione si rende necessario, non solo coordinare strategie per promuovere la memoria e l’identità del patrimonio idraulico in una prospettiva nazionale ed europea, ma anche sviluppare nuove opportunità per un ecoturismo che si sviluppi lungo le vie d’acqua principali ma che consideri anche canali e corsi d’acqua minori, quali fattori per uno sviluppo sostenibile.
Negli ultimi anni intorno a questi argomenti, e sempre più spesso recentemente, aumentando fortunatamente l’attenzione e l’interesse per questi temi, si sono tenuti incontri e convegni su tutto il suolo nazionale.
L’apertura dei lavori del Convegno di Ferrara vedrà come illustre relatrice, ad introdurre le diverse questioni del dibattere, l’Arch. Carla Di Francesco, Segretario Generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che parlerà de “La carta italiana del Paesaggio“.
Questo appuntamento ferrarese trova forza e motivazione ulteriore considerando anche la splendida sede che lo accoglie, la Palazzina MOF, ospitato dall’Amministrazione Comunale di Ferrara e dall’Urban Center. La palazzina, oggetto di intervento di ristrutturazione finalizzato al riuso funzionale, “rappresenta il punto nevralgico di una più ampia visione di trasformazione urbana che prevede la connessione tra il sistema naturalistico fluviale e quello antropico urbano“.
L’illustrazione del progetto che ha guidato la sua realizzazione, che ritrovando nelle cartografie del passato la relazione tra queste diverse componenti ne ha reinterpretato l’equilibrio in chiave contemporanea, costituirà il primo esempio di realizzazione e spunto di riflessione.
La Regione Emilia Romagna, da sempre attenta ed anticipatrice delle istanze più progredite, porterà inoltre un contributo in merito allo sviluppo sostenibile e rigenerazione delle città con la natura; soluzioni e spunti per la resilienza urbana, anche ai cambiamenti climatici, attraverso la realizzazione di infrastrutture verdi e blu. Per un habitat più bello, più sano, più resiliente.
Sempre nell’ottica in cui il recupero delle vie d’acqua, per le città, costituisce occasione per restituire legittimazione alle forme urbane già generate dalla presenza dell’acqua, per ricomporre paesaggi, creare significative nuove forme urbane e creare continuità tra passato, presente e futuro, si cercheranno spunti nell’illustrazione del progetto “AquaeTrevigi“, per la città di Treviso, e di proposte e realizzazioni per la città di Bologna.
Per “Treviso città d’acqua“ si prenderà in considerazione la realizzazione di un percorso museale diffuso in area urbana attraverso la valorizzazione delle vie d’acqua e di un “unicum“ nazionale: la valorizzazione contestuale di un sito archeologico subacqueo.
Per Bologna si considereranno l’intervento di riuso e la valorizzazione delle vie d’acqua interne alla città attraverso il recupero ed il ripristino degli affacci edificati sui canali, l’approfondimento della storia idraulica della città e del reticolo di percorsi e siti sotterranei, la cui visibilità costituisce potenzialità di grande richiamo turistico.
A scala territoriale ed extraurbana, con implicazioni paesaggistiche di differente portata, si approfondiranno due temi di ambito geografico diverso.
Per quanto riguarda le Ville Venete si considererà la potenzialità di un sistema diffuso di paesaggi di villa in rapporto alle vie d’acqua. Dalla lettura del paesaggio di villa la comprensione di valori e di possibilità in considerazione dell’assoluta modernità dei sistemi territoriali ed urbani.
Villa, giardino, vie d’acqua: l’utilizzo di un corso d’acqua quale ragione della scelta di uno specifico sito per l’edificazione di una Villa Veneta e del suo sistema costruito. La conservazione della possibilità di lettura del Genius Loci, tra gli obiettivi primari del recupero e della valorizzazione.
L’illustrazione poi di stato dell’arte e del progetto per il completamento ed il ripristino dell’idrovia Locarno – Milano – Venezia, una via d’acqua lunga 550 km, ricca di fascino e di storia.
Come la navigazione lungo l’asse da Locarno a Venezia offrirebbe anche la possibilità di altri itinerari fluviali: da Torino alle idrovie di Mantova, Ferrara, per Chioggia e la Laguna, attraversando paesaggi unici: viscontei – sforzeschi, dal Lago Maggiore a Pavia, delle Corti del Rinascimento da Milano a Mantova e Ferrara, ai paesaggi della Serenissima.
Il Convegno si concluderà con un dibattito.
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